Mafia: sequestrati beni per un milione di euro a Leandro Greco


PALERMO - In un'azione congiunta, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Palermo hanno eseguito un provvedimento emesso dal Tribunale di Palermo – Sezione Misure di Prevenzione, che ha accolto le richieste della Procura della Repubblica locale. Tale provvedimento ha ordinato il sequestro di beni collegati a Leandro Greco.

Leandro Greco, nato a Palermo il 19 marzo 1990, è stato precedentemente arrestato nell'ambito dell'operazione "Cupola 2.0" nel dicembre 2018 e successivamente condannato a 12 anni di reclusione nel dicembre 2020 per la sua partecipazione all'associazione mafiosa "Cosa Nostra", con un ruolo di leadership.

Le indagini e le testimonianze di collaboratori di giustizia hanno rivelato il coinvolgimento di Leandro Greco, soprannominato "Michele", figlio di Giuseppe e nipote di Michele, noto come "il Papa", nella riorganizzazione della "Commissione provinciale di Cosa Nostra". Greco è stato individuato come una figura chiave nel mandamento di "Ciaculli", prendendo parte a riunioni con esponenti di vertice di altri mandamenti.

Le indagini patrimoniali condotte dopo il suo arresto hanno evidenziato come i beni in suo possesso fossero il risultato delle sue attività illecite nel corso degli anni. Di conseguenza, il Tribunale di Palermo ha emesso un provvedimento di sequestro riguardante vari beni per un valore complessivo di circa 1.000.000 euro. Tra questi beni vi sono:

  • Due imprese individuali con sede a Palermo, operanti nel settore della ristorazione e nell'ingrosso di prodotti ortofrutticoli.
  • Un'unità immobiliare a Palermo destinata a laboratorio artigianale.
  • Dodici rapporti bancari.

Questo sequestro rappresenta un duro colpo per le attività illegali della criminalità organizzata e dimostra l'impegno delle autorità nel contrastare la presenza e l'influenza della mafia nella regione.

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