Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha dichiarato categoricamente che, finché lui sarà il premier, non accadrà che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza. Ha sottolineato che coloro che sostennero il terrorismo e educarono i propri figli in questa direzione non avranno la possibilità di governare Gaza dopo l'eliminazione di Hamas.
L'invio di tank israeliani nel centro di Khan Yunis, a Sud di Gaza, è stato parte di un'operazione delle Forze di difesa israeliane (IDF) che hanno circondato con i carri armati l'abitazione di Yahya Sinwar, considerato il capo degli attacchi avvenuti lo scorso 7 ottobre.
Le Nazioni Unite esprimono preoccupazione riguardo a uno scenario sempre più infernale che potrebbe aprirsi, sottolineando che le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere adeguatamente.
Fonti degli Stati Uniti suggeriscono che l'attuale operazione a Gaza si concluderà a gennaio, dopodiché Israele passerà a una strategia a bassa intensità. Nel frattempo, Israele ha revocato il visto al coordinatore umanitario dell'Onu, ma il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha confermato la sua "piena fiducia" nel suo operato.
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