Francavilla Fontana, il killer di Paolo: 'Sono stato io e non mi pento'

FRANCAVILLA FONTANA - Testimonianza choc da parte del reo confesso dell'omicidio del 19enne di Francavilla Fontana Paolo Stasi. “Sono stato io e non mi pento di quello che ho fatto”. Il 18enne, all’epoca dei fatti ancora minorenne, arrestato nella giornata di ieri, aveva già confessato l’omicidio di Paolo, ucciso il novembre scorso per un presunto debito di droga. Il giovane killer fu interrogato, senza la presenza di un avvocato, nel mede di dicembre come persona informata dei fatti avvenuto nella caserma dei carabinieri del Comando provinciale di Brindisi.

“Non vi ha detto che mi hanno fregato 50 mila euro, e lei lo sa bene perché partecipava insieme a noi?”, ha quindi affermato il 18enne riferendosi alla madre della giovane vittima, Annunziata D’Errico. La donna è indagata e accusata di detenzione ai fini di spaccio di droga.

“Sono stato io e non mi pento di quello che ho fatto – ha proseguito il giovane -. Mi hanno fregato 50mila euro, non sono un pentito. La pistola l’ho buttata in un cassonetto della spazzatura in campagna. Ho fatto tutto da solo, non sono un pentito e non mi pento di quello che ho fatto. Mi hanno fregato 50 mila euro e non me li volevano ridare”.

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