Carovigno, Cosimo Calò voleva uccidere anche l'altro fratello


BRINDISI - Cosimo Calò era pronto ad uccidere dopo Antonio Calò e Caterina Martucci, suo fratello e la cognato, tragicamente freddati a colpi di fucile, anche l'altro fratello di 76 anni, Carmelo, considerandolo "la causa di tutti i suoi mali". A confessarlo lui stesso ieri durante l'interrogatorio ai carabinieri, dopo essere stato arrestato con l'accusa di duplice omicidio aggravato dalla premeditazione.

Dopo essersi recato alla cascina la sera del 28 febbraio e aver ucciso la coppia, all'alba si recò a casa di Carmelo, senza trovarlo, e così fece ritorno a casa. Il movente del duplice omicidio è un'eredità contesa, lasciata da un quarto fratello morto due anni fa, dalla quale sarebbe stato escluso.

Il mandato di cattura mette in luce la "pericolosità e determinazione criminale" di Cosimo Calò.

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