Incidente nell’Artico: il regista italiano Paolo Goglio rimane a piedi nell’Artico


LAPPONIA
- È stato costretto a rientrare a piedi, in condizioni estreme con temperature di -22 gradi dopo un incidente in cui ha distrutto il camper su cui viaggiava. Un viaggio estremo che il regista milanese Paolo Goglio può per fortuna raccontare, nonostante le grandi difficoltà incontrate durante il suo viaggio in Lapponia.

Goglio era partito dalle nevi nostrane della Valtellina per portare un raggio di Luce fino ai ghiacci polari della Finlandia. Il regista milanese aveva preparato con estrema attenzione questa nuova spedizione oltre il circolo polare artico curando, insieme all'esperto Mattia Bivan, gli allestimenti dedicati del proprio camper.
Da oltre un anno infatti Goglio attraversa i paesi di tutta Europa per proiettare in cielo un grande raggio di Luce, ispirato alla Spada di S.Michele Arcangelo, viaggiando con un van pluriattrezzato.

L'impresa

Dopo aver illuminato i cieli della Valtellina, Paolo Goglio ha salutato i concittadini di Oggiono, attuale paese di adozione, per dirigersi nelle terre più estreme d'Europa. Qui, a pochi chilometri dai confini con la Russia, ha concluso l'impresa accendendo il grande faro, offerto in donazione dalla azienda NCE Multimedia di Milano.
Il raggio di Luce è un simbolo leggendario di pace e di speranza, che unisce tutti i popoli in un unico ideale di amicizia, solidarietà e fratellanza.

L'incidente

Proprio nel tratto di strada più estremo, quello che da Rovaniemi, capitale della Lapponia Finlandese famosa per essere considerata la terra di Babbo Natale, a Inari che è l'ultimo avamposto urbano prima del confine russo, il camper di Goglio è uscito di carreggiata a causa del cedimento di un ciglio stradale.
Dopo aver atteso per ore i soccorsi a causa di una tormenta di neve che rallentava la circolazione, è stato per fortuna rimorchiato in zona di sicurezza, dopo aver passato interminabili ore di difficoltà

A piedi nell'inferno di ghiaccio

Purtroppo il camper ha riportato gravi danni al motore e non è riparabile con le competenze locali.
Per questo il regista documentarista Italiano ha deciso di affrontare un durissimo viaggio di rientro caricandosi sulle spalle uno zaino con lo stretto indispensabile e rimpatriare insieme al suo inseparabile Leone, un cane meticcio che, fin dall'adozione, viaggia insieme a lui.
"La temperatura esterna ha raggiunto i -22°C, il camper non poteva ripartire, l'acqua era ghiacciata e ho capito che dovevo prendere immediatamente una decisione, sofferta ma necessaria. Ho raggiunto la prima stazione di bus e da lì mi muoverò con i mezzi disponibili per percorrere 3.200Km che mi separano da casa.
Qui è un autentico inferno di ghiaccio, si fatica a respirare perché nell'aria ci sono cristalli di ghiaccio sottili come spilli. Ci sono montagne di neve ovunque ed è molto difficile camminare, ma non avevo scelta: rimpatrierò il camper con una bisarca quando le strade saranno più libere, a fine Aprile.
Di sicuro porterò nel mio cuore le immagini del Raggio di Luce che ho proiettato nelle foreste della Lapponia e questo mi dà una grande forza interiore e fiducia nel destino", ha commentato la sua avventura Paolo Goglio.

Chi è Paolo Goglio

Nato a Milano Paolo Goglio, regista 62enne, oggi vive nella poetica città di Oggiono (LC) in un campeggio affacciato sul lago di Annone. Proprio qui ha ideato una playlist di grande successo che ha raggiunto milioni di visualizzazioni sul suo canale YouTube.
Lo scorso anno ha presentato in anteprima Il viaggio del raggio di Luce, un docufilm che illustra l'intero percorso tra i punti più estremi d'Europa: Capo Passero a meridione e Capo Nord a settentrione.
Idealista e sognatore, animato da grandi energie propositive e presidente della Associazione Amore con il Mondo ODV, Goglio ha organizzato ai primi dell'anno questa nuova spedizione, giunta anzitempo ai titoli di coda.
Non potendo rientrare in aereo poiché non voleva separarsi dal suo cane Leone, ha scelto l'impegnativo percorso di terra con autobus e linee ferroviarie.
Al momento, ci rassicura, ha raggiunto la stazione del Polar Express, il celebre treno che dal Circolo Polare Artico lo porterà a Stoccolma, dove intende riposare e riorganizzarsi.

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