Il cast vede Daniela Terreri (Provaci ancora Prof, Don Matteo 8),Valentina Di Simone (Stilema), la cagliaritana Ileana Lecca (Lucrezia Nairotti) e ulteriori presenze femminili a sostegno della Trama.
Emanuele Carlo Ostuni, lei è l’Assessore Giulio Nairotti come è stato lavorare con Giorgio Molteni, che in questo lungometraggio è anche sceneggiatore insieme a Giancarlo Mangione e Raffaella Verga?
Avevamo sfiorato l’occasione di lavorare insieme molti anni fa ma fu preferito un altro per il ruolo del protagonista, la nostra collaborazione si è potuta concretizzare in armonia e sintonia insieme al produttore Cesare Geremia Giromini.
Lei è anche docente all’Accademia Superiore Nuovo Cinema. Alcune ex allieve hanno avuto la possibilità di recitare. Come hanno risposto a questa esperienza?
Spero bene, questo è un lavoro che si impara sul campo al di la del talento e degli studi di recitazione.
In passato ha lavorato in film d’autore con sceneggiature impegnate, uno dei suoi esempi è stato Gian Maria Volonté e le opere Shakespeariane in modo particolare l’Amleto perché?
Volontè, anche lui milanese, anti divo è stato uno dei più grandi attori del cinema italiano. William Shakespeare ha saputo raccontare tutti i sentimenti e le contraddizioni umane, l’amore, il dilemma dell’esistenza, l’accettazione del se, la lussuria, l’incesto, la sete di potere, l’odio, la vendetta e il complesso Edipico.
L’ADAMANTIS cinematografica ha creduto in questo film che ha avuto una lunga gestazione?
Penso che chiunque porti avanti una sceneggiatura è perché ci crede ma sappiamo anche che il Cinema è una scommessa.
Comunque voglio ricordare il Direttore Generale Dario De Luca e il Produttore Esecutivo Davide Coco che hanno profuso insieme a tutti Noi il loro impegno e vanitosamente incrociamo le dita.
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