"Castrovilli” è il nuovo singolo di Mare: intervista



Dopo “L’ultima canzone”, Mare torna con “Castrovilli”, un brano che racconta la storia delle persone normali, quelle che non sono invincibili, che litigano, fanno pace ed esultano come i calciatori. Racconta che siamo talentuosi ma che spesso ci perdiamo, che dobbiamo ancora esplodere, che siamo forti ma non abbiamo dato tutto. Ma va bene così. Siamo fragili, viviamo per piccoli momenti e ci godiamo il poco che viene. 

Castrovilli è una perfetta metafora di vita ispirata dal nome del calciatore della Fiorentina e della Nazionale italiana. Una pillola di vita quotidiana raccontata dalla spontaneità di un testo pensato e mai banale, dagli arrangiamenti che trovano la loro sintesi in una sessione ritmica in grado di dare alla ballad la spinta energetica che caratterizza il brano, semplice e sincero, in pieno stile it-pop.

Ciao Mare, prima di tutto presentati ai nostri lettori!

Ciao! Sono Alberto e vengo dalla Romagna. Il nome d’arte è preso dal mio cognome, e dal fatto che i miei amici mi abbiano sempre chiamato cosi. Nella vita faccio il dj e il magazziniere, e mi piace svolgere entrambi questi lavori. Il progetto Mare nasce da molte esigenze e continuerà a lungo.

Come nasce la tua canzone Castrovilli?

Castrovilli nasce da una voglia di mettere a paragone calcio e vita. Il fatto che si possa nascere senza un talento esagerato, che si possa anche perdere, ma che si possa vivere felici comunque. Una metafora che per me può rappresentare bene questo concetto è il derby con la Juve, paragonato ad un litigio importante e convulso.

Sei appassionato di calcio?

Molto. Ho giocato anche nelle giovanili del Ravenna, poi ho smesso ma lo seguo con passione. Sono tifoso della Roma, al contrario di quel che si può pensare dalla canzone.

E perché proprio Castrovilli come giocatore?

Dovete sapere che io sono malato di Fantacalcio. Ho Castrovilli da due anni in squadra e al momento della stesura del brano stava facendo molto bene. Da lì è nato tutto. La prima volta l’ho canticchiata sotto la doccia, ed era il ritornello. Ovviamente dopo con il mio studio l’abbiamo perfezionata, ed eccola qua!

Come ti relazioni con le tue fragilità e debolezze?

Ho avuto anni difficili sotto questo punto di vista, perché soffrivo molto tutto questo e cadevo in un buco nero. Imparando dai miei errori ho saputo trarre vantaggi e ispirazioni dalle mie fragilità, e spesso sono riportate nelle mie canzoni, anche se molto velatamente. 

Quali sono i tuo artisti di riferimento?

Non ho un’artista di riferimento in particolare perché vorrei essere il più originale possibile. Però negli anni ho sicuramente tratto ispirazione da molti, quelli che sono stati più influenti per me sono Nicolò Contessa de I cani e Lucio Dalla. Ultimamente ho studiato anche i testi di Cosmo per capire da dove vengono certe sue scelte, mi piace veramente perdere ore a capire. Spero che tutto questo un giorno servirà.

C'è differenza tra quello che ascolti e quello che suoni?

Io ascolto di tutto, per capire dove voglio andare e cosa non mi piace. In più, facendo il dj in discoteca, per lavoro devo sempre essere aggiornato. Quando invece voglio esprimere la mia musica come ho già detto cerco di essere il più originale possibile e di avere un’identità. 

“Castrovilli” è il tuo secondo singolo dopo “L'ultima canzone”. Hai altri brani in cantiere?

Certo! È in programma un altro singolo a settembre che anticiperà il mio primo disco. Non vedo l’ora di farvi sentire altri brani perché tutto è appena iniziato!


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