Inveruno: gli studenti del Lombardini incontrano l'ADMO


INVERUNO (MI)
- Nel pomeriggio di venerdì 5 marzo 2021, le classi del quinto anno dell'Istituto Lombardini di Inveruno hanno avuto modo di incontrare, attraverso un incontro a distanza, Diego Colombo, referente di ADMO Lombardia.
Si è avuto modo, con lui, di parlare di questa associazione e, soprattutto, di affrontare meglio il tema della donazione del midollo osseo.

Ma partiamo dall'inizio. Che cos'è l'ADMO? L’Associazione Donatori Midollo Osseo è nata nel 1990 con lo scopo principale di informare la popolazione italiana sulla possibilità di combattere, attraverso la donazione e il trapianto di midollo osseo, le leucemie, i linfomi, il mieloma e altre neoplasie del sangue. Infatti per coloro che non hanno un donatore consanguineo la speranza di trovare un midollo compatibile per il trapianto è legata all’esistenza del maggior numero possibile di donatori volontari tipizzati, dei quali cioè sono già note le caratteristiche genetiche. ADMO svolge un ruolo fondamentale di sensibilizzazione, fornisce agli interessati tutte le informazioni sulla donazione del midollo osseo e segue il potenziale donatore fino alla tipizzazione HLA e quindi alla sua iscrizione nel Registro Italiano Donatori Midollo Osseo (IBMDR) nel più assoluto rispetto della normativa sulla privacy.
E come si può donare il midollo osseo? Principalmente ci sono due modi. Il primo riguarda il prelievo da sangue periferico, un metodo impiegato in 8 donazioni su 10. La donazione, in questo caso, prevede la somministrazione, nei 5 giorni precedenti la donazione, di un farmaco che promuove la crescita delle cellule staminali nel midollo osseo e il loro passaggio al sangue periferico. Tale tipologia di prelievo, indicata come aferesi, si avvale dell’utilizzo di separatori cellulari: il sangue prelevato da un braccio attraverso un circuito sterile entra in una centrifuga dove la componente cellulare utile al trapianto viene isolata e raccolta in una sacca, mentre il resto viene reinfuso nel braccio opposto.
Il secondo riguarda, invece, il prelievo dal midollo osseo. È questa, infatti, la modalità di donazione più "antica" e consiste nel prelievo del midollo osseo dalle ossa del bacino. Il donatore viene sottoposto ad un’anestesia generale o epidurale, così che non senta alcun dolore durante l’intervento. Questa modalità di donazione ha una durata media di circa 45 minuti. Dopo il prelievo, il donatore è tenuto normalmente sotto controllo per 24/48 ore prima di essere dimesso e si consiglia comunque un periodo di riposo precauzionale di 4-5 giorni. Il midollo osseo prelevato si ricostituisce spontaneamente in poco più di una settimana. Il donatore generalmente avverte solo un lieve dolore nella zona del prelievo, destinato a sparire in pochi giorni.

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