Da oggi comunque sono partiti i 12 campionamenti di latte ovino-caprino previsti dall’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana per accertare che non risulti contaminato da sostanze nocive. L’istituto ha ricostruito gli eventi e rilevato all’anagrafe gli stabilimenti che ricadono nell’aria “a rischio”, e quindi inseriti nel programma di campionamento. E’ fissata per il 15 maggio la riunione conclusiva di questo ciclo di analisi.
In ogni caso, come si legge in un’ordinanza emessa dal Comune di Pomezia in data 11/05, permangono nell’area di 5 km dallo stabilimento i divieti di raccolta, vendita e consumo di prodotti ortofrutticoli; di pascolo degli animali; di utilizzo di foraggi prodotti nel raggio della suddetta area potenzialmente interessata dalla ricaduta delle emissioni nocive e si raccomanda il mantenimento del bestiame in luogo chiuso, evitando il razzolamento.
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