Psycho Circus. I bambini e l'intelligenza emotiva: come aiutare gli adulti di domani

Italia Notizie presenta la nuova rubrica dal titolo "Psycho Circus" a cura del dott. Donato Buongiorno

"Benvenuti, Signore e Signori, nel circo dell'Anima ma anche della Mente del Corpo ma anche dello Spirito dei Pensieri ma anche delle Emozioni della Razionalità ma anche della Follia.
Insieme vedremo come questi protagonisti si intrecciano, si aiutano, si ostacolano, si scavalcano, si scontrano, si amano, si odiano per renderci conto, infine, che fanno tutti parte della stessa entità:l'essere Umano".

I bambini e l'intelligenza emotiva: come aiutare gli adulti di domani

Beatrice Gori, psicologa e psicoterapeuta umanista e bioenergetica ha scritto la favola “Ali e Radici” (L. Napoli, B. Gori a cura di, “Dare Corpo all'Anima”, 2012) che narra della necessità di avere radici profonde, ben salde nel terreno, sogni e voglia di volare. Questa favola viene utilizzata per un esercizio di consapevolezza psico-corporea, una cosiddetta fantasia guidata.
Io ne ho utilizzato la versione per bambini. In essa si parla di un albero (metafora dell'essere umano  e quindi di sé stessi), con radici forti e salde che, nonostante il vento, la pioggia e le tempeste, resta in piedi perchè ogni avversità è passeggera e, alla fine, il sole riesce sempre a venir fuori da dietro le nuvole.
È incredibile vedere come i bambini siano ancora ben lontani dalla condizione che caratterizza gli adulti che spesso assumono (più o meno volontariamente) un atteggiamento difensivo nei confronti di questo genere di pratiche che consiste nell'incapacità di rilassarsi e nella difficoltà a visualizzare le immagini suggerite o a sentire i segnali del proprio corpo. 
I bambini si immedesimano immediatamente nell'immagine suggerita, percepiscono la sensazione del vento, della pioggia e del sole e non “fuggono via” con la mente, non hanno paura.
La fantasia guidata è una tecnica che parte da una condizione iniziale di rilassamento e consiste nel suggerire una serie di immagini simboliche che conducono la persona in una sorta di “viaggio immaginativo”.
L'importanza di usare queste tecniche con i bambini (dai 3 anni in su) sta nel fatto che li si può educare ad affrontare  le emozioni “negative” quali paura, rabbia, tristezza, vivendo pienamente le reazioni fisiche tipiche di queste emozioni e a superarle restando “in piedi” (senza abbattersi) e vivendo appieno la gioia di averlo fatto. L'utilità educativa di tutto ciò è enorme: insegnare ai bambini a vivere le difficoltà con tutto il proprio corpo, mente inclusa, ad affrontarle senza fuggire è la chiave per la strada verso una crescita sana. 
Daniel Goleman, psicologo di fama internazionale, parla di Intelligenza Emotiva ossia della “capacità di motivare sé stessi e di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni; di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione; di modulare i propri stati d'animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare; e, ancora, la capacità di essere empatici e di sperare.” (D. Goleman, “Intelligenza Emotiva”, 1995). 
L'intelligenza cognitiva, quindi, potrebbe non essere tutto. Portare a casa pagelle piene di bei voti non necessariamente prepara un bambino ad affrontare le difficoltà della vita. Anche se, sicuramente, contribuisce a metterlo su una buona strada.
Il mio lavoro con i bambini mi ha fatto capire quanto questi hanno fame di “sapere” e di “emozioni”. Proporre una discussione di gruppo sui vari tipi di emozioni e sulla loro utilità permette loro di capire a cosa servono, come usarle e perchè è necessario affrontarle tutte senza reprimere il riso così come il pianto, l'amore così come la rabbia, la paura così come la sorpresa, il disgusto così come la vergogna.
Avviare i bambini verso un percorso di “autoconsapevolezza”, cioè di capacità di introspezione e di attenzione ai propri sentimenti e ai relativi pensieri sicuramente li prepara a diventare grandi in maniera più sana e a diventare adulti più... resilienti. [“La resilienza include un insieme di caratteristiche che favoriscono un buon processo di adattamento e trasformazione, nonostante i rischi e le avversità.” (A. Lo Iacono, R. Sonnino, “Respirando le emozioni”, 2008)]. 

BIOGRAFIA DOTT. DONATO BUONGIORNO
Dott. Donato Buongiorno, Psicologo laureato in “Psicologia del Lavoro” presso l'Università “La Sapienza” (Roma); specializzando in Psicoterapia presso l'Istituto di Psicoterapia Umanistico-Bioenergetica “PsicoUmanitas”; operatore di Training Autogeno e Basic Mindfulness; formatore.
Durante il tirocinio valido per l'iscrizione all'albo degli Psicologi ha lavorato presso la società di consulenza per la formazione sulla Sicurezza sul Lavoro “Alea96” in Roma. Ha seguito un corso di formazione per l'analisi dei bisogni di autonomia di anziani e portatori di disabilità. Ha lavorato e continua a lavorare come educatore presso diverse strutture della provincia di Brindisi (in primis Cooperativa “Prisma” in Ostuni). Lavora come Psicologo libero professionista a Carovigno e a Brindisi.

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