Berlusconi-Grillo, è alta tensione nelle piazze romane

ROMA - Da San Giovanni al Colosseo. E' terminata nelle piazze romane la campagna elettorale per la corsa al Campidoglio, con un duro botta e risposta finale tra il Cavaliere e Beppe Grillo. Tutti i big sono scesi in campo per sostenere il proprio candidato: il centrodestra, con il cavaliere, ha scelto l'Arco di Costantino per la chiusura di Gianni Alemanno; Ignazio Marino, candidato del centrosinistra, ha organizzato con Epifani il comizio nella piazza di San Giovanni; Alfio Marchini ha allestito il palco sotto la Basilica di San Paolo, mentre Beppe Grillo ha preferito Piazza del Popolo per sostenere il candidato cinquestelle De Vito. "Noi sosteniamo e sosterremo con lealta' questo governo", ha detto Silvio Berlusconi dal palco della manifestazione di Alemanno al Colosseo. il cavaliere e' tornato ad attaccare il Movimento 5 Stelle: "Sono burattini comandati via internet da un capo-comico sconclusionato". "Dal governo - ha poi spiegato il Cavaliere - ci aspettiamo due cose importanti: l'approvazione dei provvedimenti per rilanciare l'economia e le riforme istituzionali per modernizzare il Paese". "In questo governo - ha aggiunto - riponiamo tante speranze perche' la collaborazione tra centrodestra e centrosinistra e' un accadimento storico, epocale, mai successo". Il leader del Pdl parla di "urgenza" per approvare "le riforme istituzionali. Il nostro ministro Quagliariello sta lavorando con le altre forze politiche e sento dentro di me che siamo arrivati davvero al momento giusto per modernizzare il Paese". Ma Berlusconi torna anche a dettare le sue 'condizioni' al governo: "deve approvare subito un provvedimento in cui entrino tutti i nostri punti, un decreto choc con l'abrogazione dell'Imu, il no all'aumento dell'Iva, zero tasse per le assunzioni dei giovani, stop burocrazia per le imprese. Lo sosterremo, sottolinea, affinche' siano fatte bene e presto", conclude Berlusconi dal palco al Colosseo. Quanto all'Imu "e' assolutamente indispensabile abrogarla", ha ribadito. "Stai attento nano", perche' alla fine "ne rimarra' uno solo, per ora ci siamo noi, il 'capocomico' e il 'nano'". Cosi' Beppe Grillo, intervistato da SkyTg24 poco prima del comizio di Roma per la chiusura della campagna elettorale del candidato Cinquestelle, ha replicato agli attacchi di Silvio Berlusconi. "Ho visto i suoi comizi - ha detto Grillo riferendosi a Berlusconi - e' fantastico... Continua a dire le cose che dice in tv. Ma arriviamo al dunque - ha detto Grillo - scopriremo i buoni e i cattivi. O vince l'uno o l'altro, siamo alla fine. Ne rimarra' uno solo, per ora ci siamo noi, il 'capocomico' e il 'nano'". Poi, dal palco di Piazza del Popolo, ha aggiunto: "Siamo arrivati in parlamento e loro continuano a chiamarci 'grillini', a snobbarci. Dovevano dare la colpa a noi per l'ingovernabilita'" del paese dice e aggiunge: "Noi siamo i 'grillini'... neanche la soddisfazione di essere riconosciuti". "Noi siamo i 'grillini', neanche la soddisfazione di essere riconosciuti anche se con le tv contro e i giornalisti che sparano m... siamo diventati la prima forza del paese", ha sottolineato Grillo "Abbiamo il 25 per cento, ci hanno messo in un angolo. Ma hanno una paura fottuta, perche' andiamo a vedere tutto, i bilanci. Dicono che siamo al 15 per cento, ma se e' cosi' perche' Finocchiaro fa una legge contro di noi?. Noi siamo un movimento dal basso - ha aggiunto il comico genovese - siamo in espansione, siamo il triplo rispetto all'anno scorso". Poi ha ricordato quando "a Bersani avevo fatto uno spottino quando mi diceva e dai e dai e dai.. Bastava restituire rimborsi. Niente. Poi gli ho detto portiamo insieme una legge per l'incandidabilita' del nano. Non s'e' sentito... Lo vogliono tenere la' il nano. Bastava votare Rodota', votare Prodi..". "Sono piu' di vent'anni che hanno spolpato questo paese e ti sorridono con quelle facce da c... dalla televisione". Cosi' Grillo criticando, di fatto, le politiche portate avanti in questi anni. Poi ironizza: "Ho detto facce da c...? E' simbolico". "Avete sentito Squinzi? Dice che siamo sull'orlo del precipizio? No, l'abbiamo gia' oltrepassato, siamo come Willy il coyote, siamo sul vuoto... ma non guardiamo giu'". Ha concluso Beppe Grillo.

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