Nuove alleanze: Letta raggiunge accordo con i Verdi e Si

ROMA - La corsa elettorale entra nel vivo e si vanno definendo sempre più chiaramente i confini delle nuove coalizioni in vista del voto del 25 settembre. 

Tanti i nuovi soggetti politici espressi dai fuoriusciti del Movimento 5 stelle, mentre il centrosinistra chiude il capitolo alleanze. 

Sul fronte del centrodestra, il leghista Matteo Salvini ha riacceso i riflettori sul tema dell'immigrazione visitando l'hotspot di Lampedusa e Silvio Berlusconi ha lanciato la proposta di una flat tax.
“Oggi sono contento di poter presentare qui, per parte nostra, questo accordo elettorale che è necessario perché questa legge elettorale, nella parte uninominale, obbliga a fare accordi elettorali, la solitudine è penalizzante” e “porterebbe a un parlamento a trazione delle destre. Noi non volgiamo questo. Noi volgiamo difendere la Costituzione repubblicana”. Così il segretario del Pd Enrico Letta in conferenza stampa al Nazareno insieme al co-portavoce di Europa Verde Angelo Bonelli e al segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni.

“L’intesa” con Verdi e Sinistra Italiana “è completamente compatibile con quanto noi abbiamo negoziato martedì” con Azione e +Europa”, “anche dal punto di vista dei numeri” ha detto Letta.

“C’è un’intesa di 20 a 80 nel rapporto tra di noi (Pd e Verdi-SI, NdR), scomputando tutto ciò che sta nell’intesa complessiva”, ha spiegato Letta.

“Questa legge elettorale, sommata alla riduzione del numero dei parlamentari, ha un effetto distorsivo maggioritario che in caso di ‘solitudine'” delle forze politiche di sinistra “potrebbe portare la destra a un risultato clamorosamente ampio, talmente ampio da portarli ad avere, con il 40% dei voti, anche al 66% del Parlamento”. Ecco perché “questi accordi elettorali sono a difesa della Costituzione”.

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