Covid, ecco dove le terapie intensive sono più sotto pressione


ROMA - Sono tre le Regioni in cui l'occupazione delle terapie intensive superano la soglia di allarme, ma altre si stanno avvicinando al limite. Tornano a riempirsi anche i reparti ordinari: in Friuli Venezia Giulia quasi un posto su quattro è già occupato da pazienti Covid.

In particolare le regioni che al momento superano la soglia critica del 10% in terapia intensiva sono tre: Friuli-Venezia Giulia, Umbria e Provincia autonoma di Bolzano. Poi ci sono Veneto, Marche e Lazio che sono al 10%.

Il Friuli-Venezia Giulia è già in zona gialla, mentre l’Alto Adige lo sarà da lunedì. Tra i parametri che incidono sul passaggio in una fascia di rischio più alta c’è - oltre all’incidenza dei casi - l’occupazione dei posti letto in ospedale, sia in terapia intensiva sia nei reparti ordinari. La soglia critica per la terapia intensiva è 10%, per i reparti ordinari 15%.

Nel dettaglio, il Friuli-Venezia Giulia tocca il 14% di posti letto occupati in terapia intensiva e il 23% in area non critica: supera, quindi, entrambe le soglie.

A superare entrambe le soglie anche la Provincia autonoma di Bolzano: le terapie intensive sono all’11% e i reparti non critici al 20%.

L'Umbria invece è al 13%, quindi sopra la soglia critica, nelle terapie intensive. I reparti non critici sono invece all’8%, sotto la soglia.

A lambire la soglia critica del 10% dei posti occupati in terapia intensiva il Lazio, che per i reparti non critici raggiunge l’11%.

Situazione simile per le Marche: è al 10% per le terapie intensive e al 9% per i reparti non critici.

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