Argentina '78, quando Enzo Bearzot lanciĆ² Paolo Rossi


NICOLA ZUCCARO
- Il 21 dicembre 2010 a Milano, dopo una lunga malattia, muore Enzo Bearzot. Soprannominato il "Vecio" dallo scrittore e giornalista Giovanni Arpino per il suo atteggiamento tendente alla saggezza e tipico di una persona anziana, fu commissario tecnico della Nazionale italiana di calcio dal 27 settembre 1975 (ruolo condiviso fino al 1977 con Fulvio Bernardini), fino al 18 giugno 1986. Il suo nome non fu legato solo alla conquista del Mondiale conquistato in Spagna nel 1982, ma anche alla medesima competizione internazionale disputatasi 4 anni prima in Argentina. 

E' il 2 giugno 1978 quando, nel confronto con la Francia, anch'egli debutta nel suo primo mondiale da CT e, dopo una lunga trafila nelle selezioni azzurre minori, contro i transalpini, in barba alle critiche provenienti dalla stampa sportiva italiana, Bearzot fa esordire dal 1' Paolo Rossi. L'allora 22enne attaccante del Lanerossi Vicenza non tradisce le attese del selezionatore azzurro, segnando la rete del momentaneo 1-1 con un guizzo nato da una concitata azione sviluppatasi nell'area di rigore francese. 

Il 6 giugno 1978, galvanizzata dal 2-1 inflitto 4 giorni prima alla Francia, l'Italia torna in campo e Rossi va ancora a segno. Sua la rete dell'1-0 nel 3-1 all'Ungheria e nata da un assist di Bettega che Rossi riceve, ribadendo in rete la respinta del portiere ungherese. Nella seconda fase del Mondiale 1978, dopo lo 0-0 con la Germania Ovest, Paolo Rossi, favorito da un'indecisione di Krieger, realizza su palla filtrante di Causio il 18 giugno realizza la rete del definitivo 1-0 all'Austria. 

Fu la sua terza e ultima segnatura nel Mondiale argentino. Nell'Italia classificatasi al quarto posto dopo la finalina del 24 giugno, persa per 2-1 con il Brasile, nacque quel connubio umano-sportivo che unƬ Enzo Bearzot con Paolo Rossi e che, 4 anni dopo in Spagna, si rivelĆ² determinante per la conquista del terzo titolo mondiale nella storia della nazionale italiana.

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