Fase 2, Casartigiani: "No alla liberalizzazione degli orari di lavoro per parrucchieri e centri estetici"

(ANSA)
ROMA - «Questa impresa artigiana non svende la propria dignità. Gli orari di apertura saranno quelli di sempre, nel rispetto delle nostre famiglie e dei nostri dipendenti». Da questa mattina, sulle vetrine dei saloni di parrucchieri e centri estetici associati a Casartigiani, campeggia una locandina che sintetizza la posizione dell'associazione in merito alla disciplina degli orari e delle giornate di riposo.

Nei giorni scorsi la Regione Puglia ha reso noto che, con l'avvio della fase 2, anche le attività del benessere (ed artigiane in genere) sono state interessate dal medesimo processo di liberalizzazione attuato per le attività commerciali in senso stretto. I sindaci di Puglia sono stati dunque invitati a «consentire la massima flessibilità in termini di apertura degli esercizi».

Con l'abrogazione delle restrizioni sull'orario di apertura/chiusura e venendo meno l’obbligo di chiusura domenicale e festiva, si consente agli operatori del settore di lavorare circa 12 ore al giorno e addirittura sette giorni su sette. 

Casartigiani Taranto  non nasconde dunque la preoccupazione per le ricadute negative che potrebbero determinarsi. «Gli imprenditori e i loro dipendenti sono prima di tutto persone e non accettiamo che i loro diritti vengano svenduti. - fa notare il segretario interprovinciale di Casartigiani Taranto –  Se ognuno potrà restare aperto quanto vuole rischiamo di mettere in competizione tra loro le piccole imprese artigiane scatenando una concorrenza spietata. Tra l'altro, adeguarsi a ritmi di lavoro forsennati pur di “esistere” finirà per incidere sulla serenità lavorativa oltre che sulla quella familiare.

Proprio quello della famiglia è un tema troppo spesso sottovalutato.– evidenzia ancora Castronuovo - Non bisogna infatti dimenticare che sono diverse le imprese a conduzione familiare o gestite da giovani mamme che, dovendo badare anche ai propri figli, non potranno intensificare gli orari di apertura, con il conseguente rischio di perdere potenziali clienti. Tra l'altro ad oggi, non sono stati messi in campo nemmeno strumenti idonei a sostegno delle famiglie e dei lavoratori con figli a carico».

A tal scopo, a distanza di quasi una settimana dalla ripartenza del settore estetica e acconciatura, Casartigiani ha invitato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e i sindaci dei Comuni della Provincia di Taranto ad un dialogo costruttivo sulla questione.