Borrelli: "Fase 2 dipende dalla curva dei contagi"

ROMA - "L'orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio. Ogni decisione sulle misure restrittive e sull'eventuale 'fase 2' spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico". Così in un'intervista il capo della Protezione civile Angello Borrelli.  "Ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l'inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall'analisi degli scienziati", ha poi sottolineato Borrelli.

Il governo "ha garantito alle Regioni le risorse per i dispositivi di protezione individuale e per quelli necessari al superamento dell'emergenza", ha aggiunto Borrelli rispondendo a chi gli chiedeva dell'ennesimo scontro tra Governo e Regioni, in particolare con la Lombardia.

"In ordinario la sanità è una competenza che spetta alle regioni e sarebbe stato un guaio se governo e protezione civile avessero preso ogni competenza - ha aggiunto Borrelli - ma nel momento in cui c'è stata l'emergenza è dovuto intervenire il governo". E a chi gli chiedeva se fosse necessario alla fine dell'emergenza rivedere il titolo V della Costituzione per evitare in futuro gli stessi problemi e gli stessi balletti sulle responsabilità che si stanno verificando oggi, Borrelli ha risposto che "è evidente".

Sulla sanità "ci vuole una regia unitaria forte condivisa e coesa, credo che ci sarà da ripensare al modello organizzativo ma io sono un tecnico e mi limito a rispondere alle disposizioni vigenti".