La USS Theordore Roosevelt è stata ritirata dal servizio la settimana scorsa dopo che varie decine di uomini dell’equipaggio si sono ammalati di COVID-19, obbligando la nave a deviare dalla sua missione nel mare della Cina Meridionale e ad attraccare a Guam, dove tutto il personale a bordo è stato sottoposto alle prove di positività del SARS-Cov-2. Al meno 150 sono risultati positivi. Il focolaio ha spinto il Comandante della nave, Brett Crozier, a scrivere una lettera al Dipartimento di Difesa, chiedendo che tutto il personale potesse sbarcare e mettersi a terra in quarantena.
«Ãˆ necessaria un’azione decisiva ora per prevenire eventi tragici», ha scritto l’ufficiale sostenendo che invece delle prove addizionali per il virus la messa a fuoco ora deve stare nella quarantena e l’isolamento. Durante l’intervista, Esper ha ammesso che, anche se non aveva letto la lettera di Crozier in profondità , ha evitato di fare commenti diretti sulla richiesta del Capitano, oltre a non considerare la necessità d’una evacuazione.«Non ho avuto l’opportunità di leggere questa lettera nei dettagli. Mi affido alla catena di comando della Marina per valutare la situazione e assicurano che si offrono al Capitano e all'equipaggio tutto l’appoggio che necessitano per far sì che i marinai siano sani e la nave torni al mare», ha sostenuto il segretario della Difesa. Intanto, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello Dei Diritti', sono stati riportati altri tre focolai minori a bordo di navi da guerra della Marina statunitense: la USS Boxer, la USS Colorado e la USS Ralph Johnson, tutte ancorate nella costa a ovest del nordamerica.
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