Boccia: "L’istruzione è una delle quattro materie che saranno delegate"

(Ansa)
"L’istruzione è una delle quattro materie che saranno delegate" ha dichiarato il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, intervenuto a Barletta durante un convegno sull'autonomia differenziata "ma in questi mesi da Ministro ho dovuto anche spiegare ad alcune regioni del nord che vanno tenuti fermi i principi della continuità didattica e dell’unità della scuola, da nord a sud, nei grandi centri urbani e nelle aree interne".

"Non voglio scomodare don Sturzo, ma è di là che dobbiamo partire" ha proseguito il Ministro "e questo vuol dire che sul plesso scolastico di un comune non decide l’algoritmo di Roma, decide il sindaco, non dici più: ci sono 22 studenti o 23 in una classe, la dobbiamo chiudere perché non arriviamo a 22; questa cosa se si attua l’autonomia secondo la nostra Costituzione, non succede più perché se dai un range e dici al sindaco che stai chiudendo un servizio, il sindaco lo dice al presidente della Regione e il presidente della Regione nella programmazione trova le risorse con il governo centrale per evitare di chiudere quella scuola, perché in un’area interna chiudere la scuola significa togliere la vita a una comunità".

"L’autonomia differenziata è scolpita nella Costituzione" ha concluso infine Boccia "vi prego non facciamo più l’errore di dire ‘io sono contro l’autonomia’ perché significa essere contro la Costituzione e lo dice Mattarella, l’autonomia rafforza l’unità nazionale e allora noi abbiamo il dovere di capire di cosa parla il Presidente della Repubblica quando dice che l’autonomia rafforza l’unità nazionale, sta parlando del principio di sussidiarietà che è scolpito nella storia della Repubblica".