Terremoto Centro Italia, Conte: "Seguirò da vicino la vicenda"

(ANSA)
ROMA - Visita del premier Conte ai due luoghi tra i più colpiti dal terremoto: Accumoli, nell'alto Lazio, e Castelsantangelo sul Nera, nelle Marche. In entrambe le tappe Conte ha incontrato una delegazione degli amministratori locali, accompagnato da Angelo Borrelli, capo della protezione Civile, e da Piero Farabollini, commissario straordinario per la ricostruzione.

"Lo avevo annunciato, come prima uscita, e non è una passerella ma la ricerca di soluzioni concrete". Così il premier tenendo fede all'impegno preso in Parlamento al momento di illustrare il proprio programma, ha visitato ieri - ed è la terza volta - le zone colpite dal sisma dell'Italia centrale del 2016, individuando questa come prima uscita ufficiale in Italia dall'inizio del nuovo mandato da premier.

"I problemi li conosciamo - ha evidenziato Conte dopo il primo incontro con i sindaci e con i comitati del 'cratere'- li abbiamo affrontati e ora analizzeremo le criticita', tenendo presente che per la ricostruzione serviranno degli anni, non uno o due". Una delle maggiori criticità individuate da Conte nei suoi incontri è stata quella della burocrazia e della poca sollecitudine nell'inoltro delle domande di ricostruzione: "Le domande per la ricostruzione privata procedono molto lentamente - ha detto - a volte perché si tratta di seconde case, molto spesso per una serie di procedure burocratiche e complesse".

"Dobbiamo però iniziare a dire che entro dicembre 2019 chi è interessato si deve affrettare. Paradossalmente, la prospettiva di un'ulteriore proroga rallenta e noi dobbiamo definire il perimetro degli interventi. Lo dico chiaramente - ha aggiunto Conte - non concederemo più proroghe, tutti devono essere messi nelle condizioni di avvantaggiarsi, perché non ci saranno più proroghe".