Le reliquie di sangue di San Francesco d'Assisi e il prodigio della liquefazione di Massimo Santilli




MILANO - “Il sangue di Francesco” è il titolo di un’inchiesta condotta da Massimo Santilli che ha consentito di raccogliere interessanti materiali sulla reliquia più importante di S. Francesco d’Assisi: il suo sangue stimmatizzato. Un appassionante viaggio nell'Italia delle reliquie francescane, dal Santuario della Verna ad Assisi, da Padova a Bologna e Castel Bolognese, da Ascoli Piceno a Castelvecchio Subequo in provincia dell’Aquila, passando per Piedimonte Matese in provincia di Caserta e quindi da Napoli a Roma. Così facendo, si ha modo di osservare veri capolavori d’arte in cui trova sede la memoria e la potenza spirituale del Poverello di Assisi, e di cogliere la percezione che si è avuta dei sacri resti dai secoli passati fino ai giorni nostri.

Trama. Il saggio svela la seduzione di uno studio che, colmando un vuoto di ricerca, ha raccolto interessanti materiali, anche inediti, sulla reliquia più importante del Santo Patrono d’Italia: il suo sangue stimmatizzato. L’avvincente viaggio sulle tracce dei sacri resti ematici di S. Francesco d’Assisi ci conduce in importanti centri come La Verna, Assisi, Roma, Napoli, Bologna, Padova, Ascoli Piceno, Piedimonte Matese in provincia di Caserta, Castel Bolognese in provincia di Ravenna e in un piccolo paese dell’Abruzzo montano qual è, appunto, Castelvecchio Subequo in provincia dell'Aquila. Attraverso la lettura del libro, si ottiene una singolare visione d’insieme sulle reliquie di sangue del Santo dei santi e ci si imbatte nel fenomeno mistico della liquefazione, entrando nella complessità di un simbolismo che interroga i vari contesti ambientali, dove l’evento si manifesta, e interpella gli indirizzi dell’analisi storico-religiosa e socio-antropologica di un percorso di conoscenza coinvolgente, che stimola profonde riflessioni personali e collettive.

Massimo Santilli frequenta la Facoltà di Magistero dell’Università degli studi di L’Aquila e inizia la sua proficua attività di ricerca in ambito storico e antropologico con particolare riguardo alla Valle Subequana e all'Abruzzo montano. Ha collaborato con vari Enti pubblici e autorevoli istituti culturali privati. È autore di vari volumi e saggi riguardanti la ricerca storica, demologica ed etnografica. Ha svolto e svolge attività didattica a progetto presso istituti di scuola primaria e superiore. Ha realizzato diversi audiovisivi e mostre fotografiche - documentarie che hanno goduto del Patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, del Ministero dell’Ambiente e del Ministero delle Risorse Agricole e Forestali. Nell’agosto del 2008 gli è stato conferito il Premio “Lo storico del villaggio” dal Prof. Umberto Dante, Presidente dell’Istituto per la Storia della Resistenza Abruzzese e dell’Italia Contemporanea e Docente di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di L’Aquila, e dal Dott. Giustino Parisse, Centro Culturale “Il Cespo” e Caporedattore de “Il Centro”. Il 25 novembre del 2014 ha ricevuto il “Premio Regionale Saturnino” per la sezione “Storia locale e tradizioni popolari”.È ideatore e curatore del “Premio Nazionale P. Mario Di Pasquale” giunto alla XXVIII edizione


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