Caso Cucchi: "Sì all'Arma parte civile"

ROMA - Il comandante dei Carabinieri, il generale Giovanni Nistri, si è rivolto alla sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, in una lettera di quattro pagine inviata quasi un mese fa. A riportarlo Repubblica, che allega la prima pagina della missiva, datata 11 marzo. 

"Abbiamo la vostra stessa impazienza che su ogni aspetto della morte di Suo fratello si faccia piena luce e che ci siano infine le condizioni per adottare i conseguenti provvedimenti verso chi ha mancato ai propri doveri e al giuramento di fedeltà - scrive il comandante -. Abbiamo la vostra stessa impazienza - scrive il generale Nistri - perché il vostro lutto ci addolora da persone, cittadini, nel mio caso, mi consenta di aggiungere: da padre". Il comandante si impegna a procedere in via disciplinare: "Comprendiamo l'urgenza e la necessità di giustizia, così come lo strazio di dover attendere ancora. Ma gli ulteriori provvedimenti, che certamente saranno presi, non potranno non tenere conto del compiuto accertamento e del grado di colpevolezza di ciascuno", ciò varrà per il processo in corso alla Corte d'Assise e "indefettibilmente per la nuova inchiesta avviata dal pubblico ministero, ora nella fase delle indagini preliminari".

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