Banche, Di Maio: "A Carige non abbiamo dato neanche un euro"

ROMA - Il ministro del Lavoro Luigi Di Maio è intervenuto nella polemica politica scoppiata dopo che il Cdm ha varato ieri il decreto salva-Carige: "Quante balle dei giornali, di Renzi e della Boschi sulle banche. Proprio loro parlano! - scrive in un post su Facebook - le smonto tutte in 10 punti che vi prego di diffondere al massimo!".

Quindi il vicepremier inizia l'elenco: "1. Non abbiamo dato un euro alle banche. 2. Abbiamo scritto in una legge che se serve lo stato potrà garantire nuovi titoli di Stato e potrà ricapitalizzare. Speriamo non serva. 3. Se si dovesse usare quella garanzia o se si dovessero mettere soldi pubblici, banca Carige deve diventare di proprietà dello Stato. Ovvero deve essere nazionalizzata. 4. In questo modo non ci sarà nessun regalo ai banchieri e nessun azionista e obbligazionista truffato".

"Mentre Renzi e Boschi i risparmiatori li hanno ignorati e dimenticati, noi siamo intervenuti subito a loro difesa senza fare favori alle banche, agli stranieri o agli amici degli amici. Bene l’azione a tutela dei risparmiatori liguri e Italiani e bene il miliardo e mezzo stanziato in manovra per gli altri cittadini truffati”. Così il ministro dell'Interno, Matteo Salvini.

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