Papa: "In troppi senza pane, superare ingordigia ed egoismi"

ROMA - La messa della vigilia del Papa, che ha aperto le celebrazioni natalizie in Vaticano, si è svolta con imponenti misure di sicurezza. "L'uomo è diventato avido e vorace. Avere, riempirsi di cose pare a tanti il senso della vita. Un'insaziabile ingordigia attraversa la storia umana, fino ai paradossi di oggi, quando pochi banchettano lautamente e troppi non hanno pane per vivere", ha detto il Pontefice durante la messa della Notte di Natale.

"Betlemme è la svolta per cambiare il corso della storia", ha sottolineato il pontefice. Andare dunque a Betlemme, andare incontro a Dio: questo l'invito del pontefice.

"La strada, anche oggi, è in salita: va superata la vetta dell'egoismo, non bisogna scivolare nei burroni della mondanità e del consumismo. Voglio arrivare a Betlemme, Signore, perché è lì che mi attendi. E accorgermi che Tu, deposto in una mangiatoia, sei il pane della mia vita. Ho bisogno della fragranza tenera del tuo amore per essere, a mia volta, pane spezzato per il mondo".

Oggi il Papa impartirà la tradizionale benedizione 'Urbi et Orbi', nel corso della quale sono da attendersi ancora messaggi a favore della solidarietà e della pace, a partire da quelle aree del pianeta ancora piagate dai conflitti. Natale in Iraq invece per il Segretario di Stato Vaticano, il card. Pietro Parolin, che ieri notte ha celebrato la messa a Baghdad e che nei prossimi giorni si recherà anche ad Erbil e nella Piana di Ninive.

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