Convegni: la BCC Ostuni organizza 'La responsabilità sociale di impresa e la cooperazione internazionale'


OSTUNI - Prosegue in Ostuni il Festival della Cooperazione Internazionale, dove la cooperazione è vista come qualcosa che unisce, collega e include, abbattendo i pregiudizi ed evitando le “vite di scarto”, voluto dall’AIFO e che vede come coordinatore il dott. Francesco Colizzi, con il convegno che si svolgerà giovedì 12 ottobre alle ore 18,00 presso la sede della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni in Largo Mons. Italo Pignatelli, 2 dal titolo “La responsabilità sociale di impresa e la cooperazione internazionale”.

Porgerà il saluto dell’Amministrazione Comunale il sindaco dott. Gianfranco Coppola. Introdurrà i lavori il dott. Francesco Zaccaria, Presidente dell’Istituto di Credito, e parteciperanno quali relatori Antonio Lissoni, Presidente Nazionale dell’AIFO, Ida Chiatante, referente de La Maison de la Mode di Taranto, Maurizio Maldini, direttore dell’AIFO di Bologna e Licio Tamborino, Amministratore delegato della Scaff System di Ostuni. Al termine vi sarà l’esibizione del Coro “Portatori di gioia”di Ceglie Messapica.

Nell’ambito del Festival della Cooperazione, incentrato sull’articolo 32 della “Convenzione internazionale sui diritti delle persone con disabilità”, che sancisce che la cooperazione internazionale allo sviluppo deve necessariamente essere inclusiva e deve operare attraverso programmi accessibili alle persone con disabilità, ben si inseriscono i progetti delle Banche di Credito Cooperativo italiane che promuovono da anni progetti di cooperazione internazionale di finanza inclusiva, come la Microfinanza Campesina in Equador (cui ha partecipato la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni). Il progetto, avviato nel 2002 e tutt'ora in corso, è basato sulla collaborazione con la Banca di Codesarrollo e con il FEPP (Fondo Ecuatoriano Populorum Progressio), una fondazione privata senza scopo di lucro nata negli anni ’70 del secolo scorso su iniziativa della Conferenza Episcopale Ecuadoriana, per dare risposta alle parole di Paolo VI che, nella enciclica Populorum Progressio, richiamava alla creazione di un fondo comune per assistere i più poveri nella prospettiva di uno sviluppo solidale dell’umanità.

Ad oggi le strutture centrali del Credito Cooperativo e circa 220 BCC-CR, hanno messo a disposizione un plafond di oltre 50 milioni di dollari per finanziamenti a condizioni agevolate a beneficio di oltre 20 mila famiglie di campesinos e delle attività collegate. Il progetto costituisce un nuovo modello di cooperazione per combattere la povertà nei paesi in via di sviluppo che si propone di favorire l'accesso al credito delle fasce più povere della popolazione e ha consentito di erogare oltre 45 milioni di dollari, prestati a 12 mila donne ecuadoriane, di erogare mutui che hanno consentito la costruzione di oltre 2.000 nuove case e la ristrutturazione di oltre 1.800 case, l’acquisto da parte dei campesinos di oltre 90 mila ettari di terreno. E’ adesso in corso il rifinanziamento in pool dell’iniziativa da parte della Banche di Credito Cooperativo.

Un altro progetto di cooperazione internazionale delle BCC si svolge in Argentina e ha come finalità di sostenere la rinascita del sistema delle casse cooperative argentine attraverso attività di formazione ed assistenza tecnica, scomparse negli anni ’70 a seguito delle complesse vicende politiche che hanno caratterizzato la storia civile argentina.

Vi è poi l’iniziativa in Togo, che è un progetto realizzato in collaborazione con Coopermondo - Associazione per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo. L’iniziativa si propone di contribuire allo sviluppo rurale e all’autosufficienza alimentare del Togo attraverso il miglioramento delle condizioni di offerta e domanda di credito in zone rurali.

Di grande valenza è anche il progetto “Start up Palestine” che vede il Credito Cooperativo italiano quale partner del programma attivato per promuovere l’occupazione e la generazione di reddito in Palestina, promosso dalla Cooperazione italiana allo sviluppo in Palestina. Il programma intende contribuire a ridurre i livelli di disoccupazione, a sostenere la generazione di reddito, con particolare attenzione al lavoro giovanile e femminile, e a promuovere la nascita di banche di territorio e reti di micro imprese in Palestina e vede il Credito Cooperativo italiano impegnato a supportare sotto un profilo tecnico le Autorità Palestinesi al fine di far evolvere il quadro regolamentare per favorire la nascita e lo sviluppo di banche “specializzate” (anche sotto il profilo della forma giuridica cooperativa) e di loro associazioni, per dare impulso a reti di micro e piccole imprese (soprattutto femminili e giovanili) e promuovere forme di sviluppo partecipato, basato su criteri di democrazia economica.

Queste iniziative concorrono a considerare lo sviluppo economico e sociale sostenibile e non incentrato sulla massimizzazione della produttività, che di per sé stessa tende a consumare le risorse limitate del pianeta e ad espellere le persone più fragili quali quelle con disabilità (quasi un miliardo nel mondo).

Il convegno organizzato dalla BCC di Ostuni si inserisce nel solco delle numerose iniziative sociali organizzate dall’Istituto di Credito tra cui l’incontro sulla prevenzione cardiovascolare organizzato lo scorso dicembre che vide la partecipazione del noto cardiologo Fabio Sgura e la donazione all’associazione Amici del Cuore di un’auto per il trasporto dei pazienti dalle loro abitazioni ai presidi ospedalieri. Altre iniziative sociali della Banca di Credito cooperativo di Ostuni sono state in passato quella di donare i defibrillatori alle Scuole medie superiori di Ostuni e un'auto per l'assistenza ai dializzati al locale comitato della Croce Rossa Italiana, quella di riqualificare le aiole antistanti ad un edificio scolastico della città e quella di donare i defibrillatori a due associazione sportive di Brindisi (dove la Banca ha una propria filiale).

Proprio per coinvolgere nella base sociale dell’Istituto di credito sempre più cittadini, l’incontro è aperto anche a non soci e non clienti della Banca.

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