L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla permanenza illegale di clandestini in Italia ed al successivo ingresso in Paesi esteri, favoreggiamento di immigrazione clandestina a scopo di lucro, uso di documentazione falsa, corruzione di incaricato di pubblico servizio e falso ideologico in atto pubblico.
Dalle indagini sarebbe emerso inoltre che attraverso Facebook e altri social alcuni componenti della presunta organizzazione criminale che trafficava in migranti, avrebbe avuto contatti con soggetti ritenuti filo-jihadisti, vicini al gruppo terroristico somalo Al Shabaab.
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