Mps vara i primi 7 miliardi di bond. La garanzia è firmata dallo Stato


di MARCO MONGELLI - Monte dei Paschi ha effettuato due emissioni di titoli con garanzia dello Stato, come prevede il cosiddetto Decreto legge salva banche, per un importo complessivo di 7 miliardi. Lo rende noto in una nota Mps, precisando che la cifra complessiva è così ripartita: a) scadenza 20/1/2018, cedola 0,5%, nominale 3 miliardi di euro (Isin: IT0005240491); b) scadenza 25/1/2020, cedola 0,75%, nominale 4 miliardi di euro (Isin: IT0005240509).

I titoli, precisa Mps, assistiti da garanzia dello Stato ai sensi del decreto legge, sono stati sottoscritti interamente dall'emittente e verranno venduti sul mercato, o utilizzati come collaterale a garanzia di operazioni di finanziamento, nel corso del 2017.

Era questo il primo atto necessario a varare il piano di salvataggio da parte dello Stato della banca più antica del mondo, i cui passi successivi prescindono dall’approvazione del decreto “Salvarispami” il cui iter si annuncia un po’ più lungo del previsto.

In fase iniziale era stata ipotizzato un lavoro sprint in commissione Finanze del Senato in modo da licenziare il testo già in settimana e inviarlo all’aula martedì; probabilmente, non ci arriverà prima di una decina di giorni. La discussione sarà più approfondita, fanno sapere da Roma, e si procederà all’analisi attenta degli oltre 200 emendamenti (una trentina solo del Pd) «tutti di spessore e meritevoli di essere esaminati con cura», osserva il presidente della commissione, Mauro Maria Marino.

Tra i temi in discussione ci sono la black list dei debitori insolventi, chiesta dalle opposizioni, e una maggiore educazione finanziaria dei risparmiatori, ma anche la possibilità di un ritocco alle norme sul ristoro automatico per i risparmiatori delle vecchie Banca Etruria, Banca Marche, Carife e Carichieti.

L'intervento dello Stato, comunque, non sarà la nazionalizzazione, come ribadito dal sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta: «Lo Stato resterà primo azionista di Mps quanto serve. Una volta risanata e rilanciata la banca sarà rimessa sul mercato».

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