Il Pil crescerĂ dello 0,9% quest'anno, dello 0,8% il prossimo e accelererĂ fino all'1% nel 2018. E' la stima del Centro Studi Confindustria, presentata nel corso di un breefing dal direttore Luca Paolazzi.
"Si tratta di una previsione al rialzo che si fonda su quattro ragioni: anzitutto sul ritocco all'insĂ¹ delle cifre di prima metĂ del 2016. In secondo luogo l'andamento migliore dell'atteso nella seconda metĂ . Il risultato" ha dichiarato Luca Paolazzi "è che il Paese entra nel 2017 con un po' piĂ¹ di slancio e meccanicamente ciĂ² eleva, a paritĂ di altre condizioni, di due decimi di punto percentuale la crescita nell'anno prossimo. La terza e quarta ragione stanno nella Legge di Bilancio che prevede il ricorso a un po' piĂ¹ di flessibilitĂ nel rapporto deficit/Pil e un forte effetto leva sugli investimenti di macchinari, grazie agli stimoli fiscali che impattano in maniera differita sui conti pubblici. Alla fine del prossimo biennio, l'occupazione avrĂ recuperato 905mila unitĂ rispetto ai minimi di fine 2013, ma sarĂ ancora di 1,1 milioni di unitĂ inferiore al massimo d'inizio 2008. Dopo il +1,2% nel 2016, il Csc stima che, a fronte del parziale allungamento degli orari di lavoro, il numero di persone occupati crescerĂ a ritmo piĂ¹ smorzato nei prossimi due anni: +0,7% sia nel 2017 che nel 2018. Alla fine del biennio previsivo gli occupati torneranno vicini ai livelli pre-crisi (-44mila rispetto al picco della primavera 2008, -0,2%)".
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