Governo: consultazioni al rush finale. Napolitano: "Serenità a incaricato"

ROMA. "Ho ritenuto di dover dare la massima rapidità alle consultazioni per poi dare spazio e serenità per il lavori successivi", così il premier incaricato "avrà tutto il tempo necessario per i suoi approfondimenti e interventi". Lo ha detto il presidente Napolitano al Quirinale al termine delle consultazioni per l'eventuale nomina di un nuovo presidente del Consiglio dopo le dimissioni di Enrico Letta. "Queste consultazioni hanno avuto un ritmo intenso e non hanno avuto nulla di rituale o formale" ha aggiunto il capo dello Stato.
"Siamo all'opposizione di questo futuro governo" ha detto Silvio Berlusconi al termine delle consultazioni con Napolitano. "Abbiamo con il Presidente della Repubblica manifestato preoccupazione e stupore per questa crisi opaca che si è aperta fuori dal Parlamento e nell'ambito di un solo partito", ha aggiunto l'ex premier.
"Per quanto riguarda l'Europa inviteremo il governo ad una posizione ferma affinché in Ue si possa arrivare presto ad un cambiamento della politica dell'austerità per la strada della ripresa e dello sviluppo", ha anche detto il Cavaliere. "Manterremo gli accordi sulla legge elettorale che è incardinata alla Camera" così come sulle altre Riforme "Senato e Titolo V" ha comunque garantito l'ex premier parlando con i giornalisti dopo l'incontro con Napolitano.
La delegazione del Nuovo centro destra al Colle: a colloquio con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano il segretario Angelino Alfano, i capigruppo Maurizio Sacconi e Enrico Costa. Presente anche l'ex presidente del Senato Renato Schifani. "Da parte nostra c'è buona volontà, ma l'esito è incerto perché vogliamo vederci chiaro" su programma e composizione coalizione: così Angelino Alfano dopo il colloquio al Quirinale. "Se il programma è grande non ci deve essere fretta: non si può chiudere in 48 ore", ha spiegato Alfano. "Il colloquio con Napolitano - ha detto Alfano - è stato molto proficuo: gli abbiamo ribadito che il trauma per la scelta del Pd è stato davvero significativo ma che Nuovo Centro destra è pronto ad affrontare una nuova fase". Ricordando quella che ha definito "una scelta coraggiosa" di restare al governo, Alfano ha aggiunto: "Non vorremmo venire meno ora a quella scelta".
Sono iniziate puntuali stamani alle 10.00 le consultazioni di Giorgio Napolitano per formare un nuovo governo. Un passo obbligatorio per il capo dello Stato, viste le dimissioni irrevocabili di Enrico Letta da presidente del Consiglio.
Alle 12 è stato il turno di Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni, Guido Crosetto e Ignazio La Russa) che ha annunciato la sua volontà di stare all'opposizione. Hanno chiuso la mattinata Mario Ferrara, presidente del gruppo “Grandi Autonomie e Libertà” del Senato e il gruppo “Per le Autonomie (SVP, UV, PATT, UPT) – PSI - MAIE” del Senato. 
Nel pomeriggio la stretta finale. Alle 16:30 da Napolitano è arrivata la delegazione di Ncd, guidata da Angelino Alfano: con lui Maurizio Sacconi, Enrico Costa e Renato Schifani. Poi tocca a Per l'Italia (Lucio Romano, Lorenzo Dellai e Lorenzo Cesa), seguita da Scelta Civica (delegazione composta da Gianluca Susta e Andrea Romano). Alle 18 c'è Gennaro Migliore di Sel, che ha annunciato in mattinata la volontà di stare all'opposizione. Subito dopo Forza Italia: insieme ai capigruppo Paolo Romani e Renato Brunetta ci sarà Silvio Berlusconi (nonostante le colombe abbiano cercato di dissuaderlo). Chiude le consultazioni lampo, alle 19,15, il Pd con i capigruppo Luigi Zanda e Roberto Speranza. Non c'è Matteo Renzi (non sembrava opportuno che il segretario del Pd andasse a indicare se stesso come nuovo premier). Per quel che riguarda i tempi, Renzi potrebbe ricevere l'incarico già fra stesera e domani. 
Ieri il primo a salire al Quirinale intorno alle 17 di venerdì è stato il presidente del Senato Pietro Grasso, come da prassi. L'ex magistrato è rimasto negli uffici del presidente della Repubblica per quasi un'ora, poi se ne è andato senza rilasciare dichiarazioni.
Subito dopo è arrivata la terza carica dello Stato, la presidente della Camera Laura Boldrini. Alle 18.30, tocca al Gruppo Misto, con Loredana De Petris, di Sel, e Pino Pisicchio, del Centro Democratico. I rappresentanti degli altri partiti si presenteranno sabato al Colle. 
Alle consultazioni non ha partecipato il Movimento Cinque Stelle. La Lega invece non ha ancora deciso il da farsi, se andare o meno al Colle, e lo annuncerà la sua scelta entro stasera. "Abbiamo altro da fare", taglia corto il segretario del Carroccio Matteo Salvini.
"A Renzi faccio gli auguri di tutto cuore ma questo non significa che ciò che sta accadendo sia da iscrivere in ciò che può accadere un una democrazia perchè o il potere è democratico o non è democrazia". Lo afferma Silvio Berlusconi chiudendo la campagna elettorale in Sardegna di Ugo Cappellacci. "Sono l'ultimo presidente del Consiglio che è stato eletto dal popolo".

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