BARI - "Ci sono casi in cui non si vorrebbe mai dover asserire: 'l’avevo detto'. Non c’è stato, infatti, bisogno di aspettare gennaio inoltrato perché ciò che ho denunciato in chiusura del 2017 trovasse drammaticamente conferma: la situazione al Pronto Soccorso del SS Annunziata continua a precipitare e i ricoveri hanno superato ogni limite sostenibile, tanto da costringere ieri mattina il direttore medico del Poc (presidio ospedaliero centrale), dr.ssa Maria Leone, a comunicare l’assoluta indisponibilità di posti letto".
L’onorevole Ludovico Vico, torna a parlare di sanità ionica, dopo aver fatto nuovamente visita, nel pomeriggio del 3 gennaio, al Pronto Soccorso del SS Annunziata.
"Proprio ieri, in mattinata" dice il deputato Dem "avevo chiesto che si dichiarasse lo 'stato di crisi'. Dopo il mio nuovo sopralluogo al Pronto Soccorso e ad alcuni reparti del SS Annunziata, invece, resto ancora in attesa di un intervento strutturale, oggi più che mai necessario, da parte dei diretti responsabili, cioè l’assessore regionale alla Sanità , Michele Emiliano, il commissario dell’Ares Puglia Giancarlo Ruscitti e il direttore generale dell’Asl di Taranto Stefano Rossi".
Alle ore 23:59 del 3 gennaio, il PS di Taranto registrava circa 246 accessi, di cui 17 in codice rosso e 110 in codice giallo. I pazienti erano allocati anche negli uffici amministrativi. Nel reparto di Medicina, dove i posti letto sono 48, ma possono arrivare a 70 con quelli che vengono definiti "posti bis", sempre alle ore 18 del 3 gennaio, si contavano 80 ricoveri, con pazienti stanziati in emergenza nelle stanze dei medici e nel reparto di Urologia.
"Insomma" continua l’onorevole Vico "il Pronto Soccorso del SS Annunziata di Taranto scoppia e i reparti non possono più accogliere ricoveri, mentre le cliniche private, non solo non fanno emergenza, ma inviano i propri pazienti nelle strutture pubbliche. Inoltre, i Pronto soccorso del Moscati di Statte e del San Marco di Grottaglie, continuano ad rimanere chiusi, costretti nella loro limitata funzione di Posti di primo intervento. E mentre il sistema è al collasso, chi dovrebbe intervenire per trovare una soluzione, continua a tacere, facendo finta che il problema non sussista. Pronto soccorsi, livelli essenziali di assistenza (Lea), aumento dei posti letto pubblici sono i punti cardine per cui è necessario rivedere il piano di riordino ospedaliero. Su questo il presidente Emiliano risponda subito! Non è più possibile tergiversare sulla salute dei cittadini. Inoltre, direttore Stefano Rossi, che cosa intende fare? Si vuol decidere a dichiarare lo stato di crisi?".
"In tutto questo marasma" conclude il parlamentare ionico "l’unico ringraziamento è da rivolgere ai medici, agli infermieri e al personale dell’ospedale, che nonostante le enormi difficoltà , continuano a lavorare con abnegazione ed oltre ogni possibile sforzo".
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