Bisogna ripartire dall'accordo di luglio, dove si garantivano i livelli retributivi. Se non si riparte da quell'accordo la trattativa non va avanti". A sostenerlo il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda, ai giornalisti che gli chiedevano come mai il tavolo Ilva fosse durato così poco.
"La proposta dell'azienda su salario ed inquadramento dei lavoratori è irricevibile", scrive sul suo profilo twitter il ministro. "Tavolo aggiornato", scrive dopo lo stop dell'incontro su Ilva al Ministero da lui guidato.
di BEATRICE GALLUZZO - Giornata di tensione per gli operai del colosso della siderurgia Ilva. Sono iniziate questa mattina- in concomitanza dell’incontro tra sindacati e AmInvestCo (gruppo Marcegaglia e Arcelor Mittal) al Ministero dello Sviluppe Economico- le 24 ore di sciopero previste da Fim, Fiom, Uilm e Usb e che interesseranno gli stabilimenti Ilva di Taranto, Genova e Novi Ligure, uniti nella contestazione verso le condizioni proposte alla vigilia del passaggio di proprietà alla nuova compagnia.
Oggetto del contendere i 4mila esuberi previsti dal piano (3.300 previsti a Taranto) che andranno a toccare in proporzioni variabili tutti gli stabilimenti, e il rinnovamento contrattuale di 10mila lavoratori, i quali saranno reinquadrati all’interno del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, che comporta la perdita della continuità salariale e dell’anzianità .
Difficile, difficilissimo placare le parti chiamate in causa: i sindacati hanno chiarito che a momento non sussistono i presupposti per una mediazione fruttuosa. Al tavolo negoziale, sarà presente anche il vice ministro allo sviluppo economico Teresa Bellanova, la quale- come riportato da Republica- ha espresso la volontà del governo di trovare un accordo tra le diverse istanze. “Apro il tavolo questa mattina con l'auspicio che tutte le parti facciano un confronto di merito e che il governo agevolerà questo confronto per arrivare ad un'intesa che sia soddisfacente per tutte le parti”- ha dichiarato Bellanova.
"La proposta dell'azienda su salario ed inquadramento dei lavoratori è irricevibile", scrive sul suo profilo twitter il ministro. "Tavolo aggiornato", scrive dopo lo stop dell'incontro su Ilva al Ministero da lui guidato.
di BEATRICE GALLUZZO - Giornata di tensione per gli operai del colosso della siderurgia Ilva. Sono iniziate questa mattina- in concomitanza dell’incontro tra sindacati e AmInvestCo (gruppo Marcegaglia e Arcelor Mittal) al Ministero dello Sviluppe Economico- le 24 ore di sciopero previste da Fim, Fiom, Uilm e Usb e che interesseranno gli stabilimenti Ilva di Taranto, Genova e Novi Ligure, uniti nella contestazione verso le condizioni proposte alla vigilia del passaggio di proprietà alla nuova compagnia.
Oggetto del contendere i 4mila esuberi previsti dal piano (3.300 previsti a Taranto) che andranno a toccare in proporzioni variabili tutti gli stabilimenti, e il rinnovamento contrattuale di 10mila lavoratori, i quali saranno reinquadrati all’interno del contratto a tutele crescenti previsto dal Jobs Act, che comporta la perdita della continuità salariale e dell’anzianità .
Difficile, difficilissimo placare le parti chiamate in causa: i sindacati hanno chiarito che a momento non sussistono i presupposti per una mediazione fruttuosa. Al tavolo negoziale, sarà presente anche il vice ministro allo sviluppo economico Teresa Bellanova, la quale- come riportato da Republica- ha espresso la volontà del governo di trovare un accordo tra le diverse istanze. “Apro il tavolo questa mattina con l'auspicio che tutte le parti facciano un confronto di merito e che il governo agevolerà questo confronto per arrivare ad un'intesa che sia soddisfacente per tutte le parti”- ha dichiarato Bellanova.
1 Commenti
Questo è il vero contratto , o meglio i veri accordi tra CHINA BANK o STATO CINESE e i nostri fetentoni mantenuti al GOVERNO, manipolati da MARCEGAGLIA e CLAN CONFINDUSTRIA DETERMINATI A SVENDERE LE ACCIAIERIE, FONDERIE, E TUTTO IL MERCATO DELL ACCIAIO E DELLA SUA PRODUZIONE ALLA CINA , INTESA COME STATO CINA ( DIETRO OGNI NOME O SIGLA SI CELA SEMPRE UN UOMO DEL PARTITO/STATO CINESE ).. MA SCUSATE, DAVVERO PENSATE CHE I CINESI O GLI INDIANI VENGANO IN ITALIA A FAR RAZZIA DELLE NOSTRE INDUSTRIE, PER CONCEDERCI - ANCHE - STIPENDI OCCIDENTALI, ANZIANITA' ,GARANZIE SUI POSTI DI LAVORO, DIRITTI SINDACALI eccet ..??? !!! Sostenere l INDUSTRIA PESANTE, DELL ACCIAIO è il dovere di un GOVERNO composto da veri uomini fedeli allo STATO, impegnati nel tutelare e proteggere, anche con forti impegni economici, LE AZIENDE STRATEGICHE , mentre i CIALTRONI CHE MANTENIAMO evidentemente TRADISCONO IL PAESE , e rigonfiano i patrimoni personali di MANGER , AMMINISTRATORI DELEGATI, MARCEGAGLIE VARIE ....questi infatti vengono ben remunerati da chi si accaparra i nostri gioielli, ma molto bene, tanto gli acquirenti, anzi gli sporchi SPECULATORI DEI FONDI DI INVESTIMENTO STATALI/SOVRANI quello fanno .... solo business , AFFARI D'ORO SPOLPANDO GLI ASSET DELLE NOSTRE EX AZIENDE STRATEGICHE . Un grazie dal Paese ai LADRONI E AI DISONESTI POLITICI - CHE MANTENIAMO - .
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