di ILEANA CIRULLI - L'Italia dovrà affrontare una crisi idrica, dovuta a un lungo periodo di siccità a partire dall'autunno 2016 e aggravata dalle elevate temperature estive e dai rilevanti afflussi turistici che hanno determinato un considerevole aumento delle esigenze idropotabili. Dopo un inverno poco piovoso, in cui anche la neve ha tardato a far visita, le risorse idriche ora soffrono e a rischio sono i raccolti, il bestiame, ma anche la vita quotidiana.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle due Province di Parma e Piacenza e il governo ha già stanziato otto milioni e 650 mila euro per far fronte alla crisi. Il Po, in Emilia Romagna, è in secca con un letto quasi prosciugato e rive trasformate in spiagge.
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha indetto un'ordinanza che limita l'uso di acqua per annaffiare orti e giardini, riempire piscine, lavare auto e che resterà in vigore fino a settembre sull'intero territorio della capitale. Il provvedimento consente l'uso di acqua potabile solo per usi domestici e sanitari, inclusi i servizi pubblici di igiene urbana. A verificare che tale provvedimento venga rispettato vi saranno Acea e vigili urbani.
Il fenomeno ha avuto inizio in Sardegna, la cui delibera sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale, dovuto al perdurare della siccità nella regione, è adesso nelle mani del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.
Ieri, l`assessore dell`Agricoltura l'ha consegnata, durante una riunione sulla riorganizzazione delle attività di Agea - Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura - a cui hanno partecipato gli assessori delle altre regioni italiane, coperte dal sistema nazionale. Si è avuto, poi, un effetto domino che ha coinvolto in tale crisi le altre regioni italiane.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni, ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza nel territorio delle due Province di Parma e Piacenza e il governo ha già stanziato otto milioni e 650 mila euro per far fronte alla crisi. Il Po, in Emilia Romagna, è in secca con un letto quasi prosciugato e rive trasformate in spiagge.
Il sindaco di Roma, Virginia Raggi, ha indetto un'ordinanza che limita l'uso di acqua per annaffiare orti e giardini, riempire piscine, lavare auto e che resterà in vigore fino a settembre sull'intero territorio della capitale. Il provvedimento consente l'uso di acqua potabile solo per usi domestici e sanitari, inclusi i servizi pubblici di igiene urbana. A verificare che tale provvedimento venga rispettato vi saranno Acea e vigili urbani.
Il fenomeno ha avuto inizio in Sardegna, la cui delibera sulla dichiarazione dello stato di calamità naturale, dovuto al perdurare della siccità nella regione, è adesso nelle mani del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina.
Ieri, l`assessore dell`Agricoltura l'ha consegnata, durante una riunione sulla riorganizzazione delle attività di Agea - Agenzia nazionale per le erogazioni in agricoltura - a cui hanno partecipato gli assessori delle altre regioni italiane, coperte dal sistema nazionale. Si è avuto, poi, un effetto domino che ha coinvolto in tale crisi le altre regioni italiane.
0 Commenti