(Foto LAPRESSE)
I Ministri coinvolti hanno espresso una visione condivisa circa la necessità di assicurare la sicurezza sui confini attraverso la lotta al terrorismo e alla tratta degli esseri umani, alla quale si vuole porre freno attraverso la promozione di un’economia legale, parallela e alternativa a quella che ha invece il suo bacino di risorse nelle attività illegali. Altro punto di convergenza è stato quello relativo alla volontà di creare una rete di contatto e comunicazione tra le guardie di frontiera. Infine, si è convenuto sull’opportunità di sostenere la costruzione in Ciad e Niger di centri di accoglienza per i migranti irregolari, e al contempo migliorare la capacità gestionale di quelli attivi in Libia, dove si progetta anche l’avvio di controlli sulla frontiera a sud del Paese. Tutto ciò, conformemente agli standard umanitari internazionali.
I vari punti del progetto saranno portati avanti attraverso una cabina di regia istituita tra i Ministri, che opererà attraverso delle riunioni periodiche riguardanti i temi e i problemi concreti che sono stati trattati nel corso dell’incontro di ieri.
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