(Foto ANSA)
Il 46enne è stato medicato nell’infermeria del carcere e ora è sorvegliato a vista. Garofalo era stato arrestato per la prima volta lo scorso 8 marzo, dopo che aveva puntato una pistola contro il figlio 19enne che, a suo dire, prendeva le parti della madre; una seconda volta mercoledì scorso, dopo che, uscito dal carcere e messo ai domiciliari, si era recato al bar di famiglia e avrebbe minacciato la moglie di morte.
L'uomo, dal canto suo, ha sempre negato le accuse e mercoledì 29 aprile aveva mandato una lettera all’ex consorte, nella quale si diceva pentito. La donna, però, non si arrende e difende la sua convinzione che l'uomo debba essere rinchiuso per il suo bene e quello dei suoi figli.
L'avvocato di Garofalo, al contrario, continua a sostenere che non esistono gravi indizi di colpevolezza nei confronti del torinese e il racconto della donna, circa l'episodio del bar, deve essere confermato. L'unica testimone della presunta aggressione di mercoledì scorso non ha sentito alcune minacce.
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