Al centro dello scenario c’è lui, il parlamentare di Civici innovatori che presiede la commissione e che, da oratore, si è visto obbligato a ritrarre il testo base prima che fosse impallinato dal Pd. «Io ho cercato di partire da un testo ampiamente condiviso e non di parte — riavvolge il gomitolo il presidente —. Ma il Pd, che fino alle 19 di giovedì ci stava, ha cambiato idea dieci minuti prima dell’inizio della commissione e ha deciso di bocciarlo». E adesso? «Trovo assurdo — continua deluso Mazziotti — approvare alla Camera un testo di parte come il Mattarellum corretto, poi andare al Senato, dove questa roba è fumo negli occhi, e vedere come va». Renzi non ha i numeri? «Senza Ap, M5S e FI gli mancano più di cento voti.
I piani del Nazareno sono cambiati in corsa. Adesso Matteo Renzi vuole il «rosatellum», il mix di proporzionale e maggioritario indicato dal capogruppo Ettore Rosato. Il testo è stato comunicato ieri in commissione e sarà presentato oggi. L’ex premier può contare sui voti di Lega, fittiani e verdiniani e si mostra disposto ad arrivare al Senato senza una maggioranza blindata, auspicandosi che «il Pd possa persuadere gli altri partiti ad andare verso il Mattarellum, se non al 75% almeno al 50%». E i numeri al Senato? «Sono certo — dichiara Silvio Berlusconi — che il nuovo sistema di voto possa essere approvato in Parlamento seguendo il monito del Presidente della Repubblica, ed essere dunque il frutto della più ampia condivisione possibile tra le forze politiche»
Si diffonde a Montecitorio il sospetto che Renzi voglia forzare, per galoppare al voto con i sistemi ridisegnati dalla Consulta. Michaela Biancofiore (FI) sottolinea le parole di Rosato: «Ha detto in sostanza che o passa una riforma favorevole al Pd o si vota con la legge uscita dalla scure della Corte». E mentre si litiga sul sistema di voto, l’accordo tra Pd e M5S consente l’accelerazione sulla legge del dem Matteo Richetti per abolire i vitalizi dei parlamentari. La commissione Affari costituzionali della Camera ha deciso che il ddl arriverà in aula il 31 Maggio.
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