Nel primo turno elettorale per essere eletti, secondo la legge iraniana, serve la maggioranza dei voti. Se nessun candidato arriva a superare la soglia del 50%, il venerdì successivo si tiene un ballottaggio tra i due più votati. A sorvegliare il buon andamento delle elezioni è il Consiglio dei Guardiani, composto da sei giuristi e sei esperti di teologia, i quali sono chiamati anche a giudicare la validità dei risultati delle votazioni. Una volta terminata anche questa fase, il nuovo presidente deve prestare giuramento davanti al Majlis, il Parlamento, che si compone di 290 seggi, ha una durata di quattro anni e la cui elezione dei membri è avvenuta il 26 febbraio dell’anno scorso.
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