(Foto REPUBBLICA)
L'immigrazione è rappresentata in 2 film, "Happy End" di Michael Haneka, storia di una ricca famiglia che vive in una bolla in un paese povero, pieno di immigrati a Calais e "Jupiter's Moon" di Kornel Mudruczó, storia di un immigrato ferito che scopre d'avere poteri magici. Il terrorismo è portato in scena da "In the Fade" di Fatih Akin, storia di una bomba che colpisce Amburgo, ferendo la comunità turco-tedesca e di una donna che si vendica per la perdita della famiglia.
Non poteva mancare l'amore con tanti film di cui "Formidabile" di Michael Hazanavicius, storia d'amore tra Anne Wiazemsky e il maestro del cinema Jean-Luc Godard e "Rodin" di Jacques Doillon, storia d'amore tra lo scultore Auguste Rodine e Camille Claudel.
Altri film che trattano amori tormentati sono "L'amant double" di François Ozon, "Radiance" di Naomi Kawase, "The day after" di Hong Sang-oo, "Lovelless" di Andrey Zvyagintsev.
L'arte mette lo zampino nel film "The Meyerowitz stories" di Noah Baumbach e nel film "The squadre" di Ruben Ostlund. Sul fronte sociale "You were never rally", di Lynne Ramsay, storia di un veterano di guerra che lotta contro il traffico sessuali e "120 battements par minute" di Robin Campillo sull'AIDS. In corsa alla Palma d'Oro come thriller psicologico "the killing of a sacred deer" del regista greco Yorgos Lanthimos, come anche "Wonderstruck-La ragazza delle meraviglie" di Todd Haynes, tratto dal romanzo di Brian Selznick, "Good time" di Ben Safdie e "A gentle creature" di Sergey Loznitsa. Mentre tra impegno e visionarietà troviamo "Okia" di Bong Joon-ho, storia di una ragazza che impedirà ad un milionario di rapire il suo strano animaletto.
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