Delrio: "Mi sono occupato di Banca Etruria, era mio dovere"


di MARCO MONGELLI - "Sono Graziano Delrio. Le desideravo dire che sono io l'artefice della chiamata alla Popolare dell'Emilia Romagna" e "non ho nulla da nascondere. Mi sono occupato di Banca Etruria come mi sono occupato di Ilva, di Alitalia e tante altre crisi che rischiavano di avere impatti occupazionali, industriali o, come nel caso di Etruria, per i risparmiatori".

Il membro del governo rivendica così il suo interessamento, da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, a cavallo tra il 2014 e il 2015 alla crisi Banca Etruria.

Il ministro spiega che "sono sicuramente uno di quelli che aveva sul tavolo tutte le crisi aziendali. Il mio ruolo all'epoca, come sottosegretario alla presidenza del Consiglio, era quello di condurre i ministri competenti nella gestione di queste crisi. In questa veste, ho chiamato Caselli e ho chiesto informazioni sulle intenzioni di Bper per Etruria. La replica fu che era stata esaminata ma Bper aveva deciso di non andare avanti", "nessuna pressione".

"Ricordo tra l'altro - aggiunge - che il governo in quei giorni stava preparando il decreto sulle popolari". Precisa quindi che "mi sono occupato del problema con i ministri competenti e la Boschi non era tra i ministri competenti. Per quanto mi riguarda, non mi vergogno di essermi occupato di questa vicenda come non mi vergogno di essermi occupato di tutte le altre crisi che ho esaminato in quel periodo".

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