Approvata risoluzione Unesco su Gerusalemme: l’Italia esprime voto contrario


di BEATRICE GALLUZZO - E’ stata approvata la Risoluzione dell’Unesco riguardante la salvaguardia del patrimonio culturale palestinese di Gerusalemme est. Nel testo del documento si dichiara che qualunque decisione presa da Israele, sia di natura amministrativa che legislativa, il cui effetto sia quello di modificare lo stato delle cose nella parte della Città Vecchia di Gerusalemme, è considerato nullo e privo di effetti. In secondo luogo, c’è la condanna per il blocco israeliano a Gaza, che attenta alla libera circolazione del personale umanitario, e la richiesta affinché Israele modifichi la sua presenza sul territorio; infine, nell’ultima parte si condannano i lavori di costruzione che sono portati avanti da Israele in due siti palestinesi di rilevanza storica e religiosa che si trovano a Al-Khalil/Hebron e Betlemme, e che snaturano l’autenticità dei luoghi in questione.

La risoluzione, presentata da Algeria, Egitto, Libano, Marocco, Oman, Qatar e Sudan è stata approvata da 22 Paesi, tra cui Cina e Russia. Dieci nazioni hanno invece espresso voto contrario, tra questi oltre a Stati Uniti, Gran Bretagna, Grecia, Ucraina, Togo, Lituania, Paesi Bassi e Germania, figura anche l’Italia. Francia, Spagna, India e altri venti Paesi hanno scelto l’astensione.

Il Ministro degli Esteri Angelino Alfano ha dichiarato di aver chiamato il Presidente Benyamin Netanyahu prima del voto, per comunicare la decisione dell’Italia di esprimere voto contrario alla risoluzione, definita dal Ministro “altamente politicizzata”. Il parere è stato inoltre influenzato dalle eccellenti relazioni bilaterali Italia-Israele. Netanyahu ha poi ringraziato l’Italia, congratulandosi per il ruolo di guida che ha assunto il nostro Paese in questa situazione.

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