L'OPINIONE: Tir killer che uccidono la folla, da Nizza a Stoccolma il nuovo modus operandi dei terroristi.

(AP Photo)

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Il Modus operandi dei terroristi  per creare "insicurezza agli occidentali" nelle loro case è andato via via cambiando, facendoci assistere a diverse modalità di attacchi, legati da motivazioni religiose, in quanto il Califfato ha invocato i 'lupi solitari' ad immolarsi per la 'guerra santa'. Gli attacchi usati dai four fighters sono diversi, e vanno dallo sparare nel mucchio di persone scelte a caso, a far esplodere autobombe, o a farsi saltare in aria con atti estremi di kamikaze. La nuova 'frontiera' jihadista, usata negli ultimi attacchi però è diversa. Si è passati al rubare, dirottare o affittare macchine e mezzi pesanti come un tir e lanciarli a tutta velocità tra la folla in una zona pedonale, tra mercatini e centri commerciali. Possiamo ricordare Nizza colpita il 14 luglio nella zona della Promenade des Anglais piena di gente per ricordare la presa della Bastiglia. Quella sera il tir guidato da Mohamed Lahouaiej-bouhlel uccise 86 persone e 50 rimasero ferite. 5 mesi più tardi, è stata la volta della 'strage di Berlino', legato dallo stesso iter e dalla matrice islamica, all'attacco di Nizza.

Un camion guidato da Anis Amri, ha travolto la folla che stava riempiendo il mercatino natalizio. Il bilancio dei morti è stato di 12 persone e 56 feriti. Il nuovo anno non è iniziato nei migliori dei modi per l'Europa. Dopo l'attacco nella metropolitana nel 2005, è toccata nuovamente a Londra essere colpita. Il 22 marzo 2017 un suv affittato e guidato da Khalid Masood, a tutta velocità si è lanciato sui pedoni che transitavano sui marciapiedi del ponte di Westminster, schiantandosi in seguito lungo le mura che circondano il Parlamento, facendo 5 morti e 50 feriti. L'ultima vittima, la donna che si è
buttata nel Tamigi è morta di recente per le ferite riportate, mentre il fidanzato se l'è cavata con lievi ferite.

Due giorni fa invece l'ultimo attacco terroristico, che ha visto un tir sfrecciare a tutta velocità in una zona a traffico pedonale di Stoccolma. In questo caso 4 le vittime, tra cui una bambina di 11 anni che tornava da scuola, mentre i feriti sono 10. Le autorità hanno già arrestato un 39enne uzbeko, con l'accusa di reato terroristico mediante omicidio, in quanto, sospettato di essere stato alla guida del camion. Inoltre la polizia con un blitz ha catturato 3 suoi complici a sud della capitale svedese. Intanto il L'opinione pubblica scossa per l'attacco alla Svezia, si è chiesta il motivo per il quale sia diventata un nuovo obiettivo jihadista, in quanto lo Stato scandinavo si è sempre dimostrato imparziale non belligerante, con un governo di centrodestra ma con una politica aperta all'immigrazione e forti valori di integrazione ben radicati, tipici della cultura scandinava. 

Il Vecchio Continente, si sta trovando così ad affrontare una guerra a cui non era preparato, venendo colpito con nuove tecniche, nella sua quotidianità e non sapendo quando e dove il nemico 'colpirà'. Una crociata, lanciata dallo stato islamico contro tutto il ricco Occidente che per anni ha monopolizzato le sorti del Medioriente. In fondo è di qualche giorno fa il nuovo messaggio del portavoce dell'Isis Abu Hassan al-mujahideen in cui ha invitato i militanti e simpatizzanti a colpire ovunque in Europa.

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