Solo due giorni fa infatti la portaerei americana Carl Vinson si dirigeva minacciosa verso la penisola coreana, e attraverso la sua piattaforma comunicativa preferita, Twitter, Donald Trump lanciava un eloquente “La Corea del Nord è in cerca di guai.”, aggiungendo poi, come già ribadito in passato, che se la Cina non darà il suo contributo a contenere Kim Jong Un, allora gli USA procederanno da soli.
Certo è che il leader nordcoreano, dopo i fatti della Carl Vinson, ha tuonato contro le “mosse irresponsabili” degli Stati Uniti, ritenuti da Pyongyang gli unici responsabili delle conseguenze catastrofiche che scaturiranno dalle azioni americane, che il regime ha definito “oltraggiose”.
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