Celebrazioni per il 72esimo Anniversario della Liberazione, Mattarella a Carpi

(Foto MODENA TODAY)

Si sono svolte oggi all'Altare della Patria, le Celebrazioni per il 72esimo Anniversario della Liberazione. Alla cerimonia, hanno partecipato il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, presente con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e con le maggiori cariche istituzionali dello Stato. Il Presidente Gentiloni si è successivamente recato al mausoleo delle Fosse Ardeatine per deporre una corona d'alloro donata dal Governo.

In tutta Italia si sono intanto svolte diverse iniziative, da nord a sud. A Roma invece ci si trova davanti ad uno scenario di divisione, con la Comunità ebraica che ha manifestato davanti alla sede della Brigata Ebraica, e l'Anpi che invece ha dato vita ad un lungo corteo che è terminato a porta San Paolo. Il Partito Democratico è stato presente solo al primo evento, con il sottosegretario Maria Elena Boschi che ha affermato: "Chi esclude al Brigata ebraica nega la storia", e il presidente del Pd Orfini che ha auspicato: "spero questo sia ultimo anno separati, riunire l'antifascismo".

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, particolarmente acclamato, invece, è intervenuto al Teatro Comunale di Carpi, parlando di come "Vi furono uomini liberi che sbarcarono nell'Italia occupata e versarono il loro sangue anche per la nostra libertà. A questi caduti rivolgiamo un pensiero riconoscente. Il loro sangue è quello dei nostri fratelli. Tra questi non possiamo dimenticare i 5000 volontari della Brigata Ebraica, italiani e non, giunti dalla Palestina per combattere con il loro vessillo in Toscana e in Emilia-Romagna". il presidente ha continuato "Oggi, senza odio né rancore, ma con partecipazione viva e convinta, ricordiamo" la Resistenza. In tante famiglie italiane c'è una storia, grande o piccola, di eroismo. Perché lo facevano? Coraggio, ideologia, principi morali, senso del dovere, disillusione, pietas umana, senso comune... Infine ha chiuso spiegando come "Tante e diverse furono le storie, tante e diverse le motivazioni. L'insieme di tutte queste fu la Resistenza".

Queste, invece, le parole dell'Associazione nazionale partigiani d'Italia: "Il 25 aprile è la festa di tutte le italiane e gli italiani. Delle loro radici e del loro futuro. Ricordiamo i combattenti per la libertà, i loro sogni di democrazia, uguaglianza e felicità, il portare avanti con coraggio e tenacia la loro speranza di un Paese civile, giusto, solidale. Il 25 aprile rappresenti un impegno quotidiano a sentirci una comunità in marcia verso una democrazia realizzata fino in fondo. Con l'entusiasmo e le capacità di ognuno. Buona Liberazione".

Questa mattina anche il sindaco di Bari Antonio Decaro ha partecipato alla cerimonia svoltasi presso il Sacrario dei caduti d'oltremare in onore dei festeggiamenti per il 72° anniversario della Liberazione. Questa, parte del suo intervento: "Autorità civili, religiose e militari, compagni e amici dell’ANPI, cittadine e cittadini, sono lieto di essere ancora una volta qui, con voi, per celebrare la Liberazione del nostro Paese! Di questo ringrazio l’ANPI, le associazioni combattentistiche, le Forze armate e, in particolare, la 3^ Regione aerea dell’Aeronautica militare che ogni anno si prodiga, con competenza e passione, per ricongiungerci in questo luogo sacro e bellissimo e ricordare a tutti noi l’importanza di mantenere vivo il ricordo dei valori sui quali abbiamo costruito l’Italia repubblicana.

Oggi ricordiamo il 25 aprile di 72 anni fa, quando la lotta di Liberazione contro il nazifascismo ebbe il suo epilogo con la vittoria contro la barbarie della dittatura e della guerra, quando il sacrificio di decine di migliaia di italiani consentì al Paese una nuova prospettiva di libertà e democrazia. Un sacrificio che racconta ancora oggi la passione civile, il fervore delle idee, l’amore per la nostra Italia, così profondamente colpita, nella sua storia e nel suo orgoglio, in quella stagione buia.

Ed è in onore dei nostri caduti e della nostra libertà, che, oggi come allora, dobbiamo ritrovarci uniti per raggiungere l’obiettivo più grande: far sì che tutti i Paesi e tutti i popoli siano finalmente liberi degli orrori della guerra.

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1 Commenti

  1. ... tutto questo susseguirsi di belle parole, pensieri mentre nell' odierna ROMA , ANCORA, SFACCIATAMENTE IL fascismo RESISTE, al FORO ITALICO CON QUELLO SCHIFO DI OBELISCO CHE RIPORTA LA PAROLACCIA M U S S O L I N I , lasciato dai FASCISTI ROMANI DI IERI E DI OGGI... e quelli di oggi sono forse peggio di quei 4 ahinoi sopravvissuti e nostalgici purtroppo lasciati in vita il 25 aprile 1945 , questi sono infatti peggio perchè NON si dichiarano Fascisti, si propongono e si vendono con altri profili, e addirittura molti di essi non lo sanno nemmeno di essere FASCISTI. Questo spiega perchè ROMA e I POLITICI siano una accozzaglia di quaqquaraqquà con diverse sfumature fino a mostrarci anche gli OMMINIMMERD.. che ci hanno governato e ci governano, a partire da quel 25 aprile, oggi stravolto, calpestato, dimenticato, offeso, abusato,disonorato, e villipeso ... e perfino minacciato da quell'infame vergogna e abominio ,emblema del FASCISMO ROMANO che è l'ORRENDO OBELISCO DEL FORO ITALICO... LO VOGLIAMO FAR SALTARE O NO , oppure Gent. mo PRESIDENTE MATTARELLA dobbiamo ritenere che anche il PRESIDENTE MATTARELLA abbia paura di suscitare la reazione di qualche ROMANO FASCISTA ? .. nemmeno IL SINDACO RAGGI VIRGINIA ha quel minimo di cervello per capire quanto sia schifoso quell obbrobrio con la volgarità che riporta scritta a grandi lettere ?Ma pure un monumento gli avete fatto a sto stronzo ? Non mi verrete a dire che visto il contesto, il luogo - il foro ITALICO - la passione per lo sport che L'ASSASSINO DI MOLTI ITALIANI, CONCITTADINI, COMPATRIOTI, DI MATTEOTTI, DI ANTIFASCISTI, ...possa dare un senso alla presenza di un mero strumento di propaganda FASCISTA, DI INDIGNAZIONE DI MILIONI DI VISITATORI E TURISTI, ma NON DI QUELLI CHE OGNI 25 APRILE BLATERANO E BLATERANO nelle diverse cerimonie , tanto per fare un esercizio vocale !

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