L'OPINONE. Scarseggiano gli istituti penitenziari femminili: donne sempre più invisibili


di ILEANA CIRULLI - La realtà nelle carceri non è affatto facile e questo è risaputo, ma la situazione diventa ancora più difficile se la si guarda dal punto di vista di una donna. La struttura carceraria è “pensata al maschile” e, mai come in questi ultimi anni, ciò risulta evidente.

E’ importante precisare subito che gli istituti penali realizzati per le donne sono solamente quattro su tutto il territorio italiano: Trani, Pozzuoli, Roma - Rebibbia e Venezia – Giudecca. Tuttavia, dallo scorso 31 gennaio, si contano 2.338 detenute italiane, che costituiscono solo il 4,2% della popolazione detenuta complessiva in Italia. Sembrerebbero bastare questi dati per far sì che le donne, che hanno un conto in sospeso con la giustizia, vengano lasciate in disparte, senza pensare a edificare più strutture adatte alle loro esigenze. I quattro istituti penitenziari femminili appena citati possono contenere fino a 537 persone, ma ne ospitano 589, al momento. Le altre 1.794 detenute sono distribuire nei 46 reparti femminili all'interno degli istituti maschili, dove hanno sempre meno spazio disponibile e opportunità formative.

In alcune strutture, però, si tenta di promuovere stereotipi di genere, consentendo alle donne di svolgere attività di svago a loro adeguate, come quella di tenerle impegnate nelle cucine. Ciò nonostante, in molti degli istituti, per così dire, “maschili” le donne accusano sempre di più quel malessere che le portano a commettere atti di autolesionismo – vi sono stati 8.540 episodi nel 2016 e 1.262 che si sono verificati dall’inizio dell’anno al 25 febbraio 2017.

Il mito della disparità tra donne e uomini gioca ancora una volta a sfavore delle donne, questa volta aiutato dalla società abituata a favorire il punto di vista degli uomini. Le differenze tra entità femminili e maschili ci sono, ovviamente, ma proprio in virtù di ciò chi ha la facoltà di prendere decisioni importanti nella società dovrebbe ricordarsene e impegnarsi a rispettare le esigenze di tutti.

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