Omicidio Sarah Scazzi: confermato ergastolo per Sabrina e Cosima


di LOREDANA CAVALLO - La prima sezione penale della cassazione conferma la sentenza di primo e secondo grado per la morte di Sarah Scazzi ad Avetrana il 26 agosto 2010; ergastolo per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano.

Confermata poi la condanna a otto anni per il padre di Sabrina, Michele Misseri per la soppressione del cadavere, e ridotta di un anno la pena per il fratello di Michele, Carmine, che dovrà scontare quattro anni e 11 mesi.

La ricostruzione del movente secondo il pg si basa sul forte stato di agitazione di Sabrina, che accusava la cugina Sarah di aver causato la fine della storia con Ivano Russo e di aver rivelato dettagli prettamente intimi della sua vita sessuale gettando così fango su di lei e sulla sua famiglia. La madre Cosima chiaramente, essendo una madre meridionale, ha dato piena ragione a Sabrina, arrivando addirittura a un’accesa discussione dalla quale la povera Sarah a un certo punto è voluta scappare, inutilmente perché le due donne l’hanno prontamente raggiunta per darle la lezione che meritava, secondo loro, con la conseguenza della sua brutale uccisione. Poi hanno ordinato al capofamiglia Michele di disfarsi del corpo.

Come si ricorderà sicuramente, essendo sta questa una vicenda impressionante e quotidianamente sulla prima pagina dei giornali e onnipresente in tv, dalla denuncia della scomparsa della ragazza al suo ritrovamento grazie alla rivelazione e all’autoaccusa dello zio Michele, trascorsero 40 lunghi giorni di attesa da parte della famiglia che era visibilmente preoccupata. Molte zone d’ombra in casa Misseri, perché Michele prima si era autoaccusato, salvo poi coinvolgere la figlia Sabrina per l’omicidio della cugina ritrattare nuovamente, prendendosi tutte le colpe.

Molto soddisfatto il fratello di Sarah, Claudio Scazzi, dopo la conferma dell’ergastolo delle due donne; finalmente può ammettere che la giustizia ha fatto il suo corso e che si è avvalsa di persone fortemente motivate, ripagando i sacrifici e i tanti processi di questi anni.

Si chiude una pagina giudiziaria molto dolorosa di questa Italia, che apre un piccolo varco per far trovare un po’ di pace alla famiglia della compianta Sarah.

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