Napoli: non solo la Polizia di Stato per affrontare il problema gli ultras violenti

(credits: COISP NAPOLI)

NAPOLI - Calcio e violenza un triste connubio avanti al quale, ormai, anche involontariamente, siamo abituati a trovarci davanti. Non è la prima, nè sarà l'ultima volta che accadranno situazioni gravi, ed al San Paolo di Fuorigrotta, così come in tutti gli altri stadi di Italia, la Polizia è costretta ad intervenire.

Ecco poi, che il 10 di gennaio, poco prima della partita di Coppa Italia Napoli-Spezia, si verificano degli scontri molto gravi, in via Terracina, nei pressi dello stadio. Un centinaio di tifosi del Napoli tutti con il volto rigorosamente coperto e armati di mazze assaltano i mezzi della squadra ospite. Per riportare la tranquillità deve intervenire la Polizia di Stato con una carica di alleggerimento eseguita da poliziotti in assetto antisommossa.

“Anche questa volta ad avere la peggio sono i nostri colleghi” dichiara Giulio Catuogno, segretario generale COISP Napoli. “L’aggressione è costata il ferimento di 5 operatori del Reparto Mobile quasi tutti quelli di servizio nella squadra che per prima si è trovata coinvolta negli scontri. Le prognosi dei feriti non sono da sottovalutare: si parla di referti che vanno dai 3 ai 25 giorni, lesioni gravi e non come è stato detto più volte nella giornata odierna di contusioni”.

I fatti : intorno alle ore 19.00 un gruppo di circa 150 – 200 persone travisate si sono ritrovate nei pressi di via Terracina angolo via Cintia. Lì, nei paraggi del vecchio cimitero, di presidio si trova una sola squadra di operatori del IV Reparto Mobile per proteggere i bus dei tifosi ospiti. “ Un servizio che in genere è fatto da almeno 2 o 3 squadre oltre alla presenza dell'idrante” sottolinea Catuogno.
“Alcuni colleghi hanno chiaramente sentito gli ultras dire “sono solo 8 di loro massacriamoli…”, il tutto mentre avvenivano lanci di oggetti e sassi e gli ultras avanzavano entrando in contatto con la squadra presente. Vere e proprie scene da guerriglia urbana. Una altra squadra arriva in aiuto ai colleghi in difficoltà rinforzando lo schieramento e difendendosi con l’uso dei lacrimogeni”.
Il gruppo di ultras viene poi bloccato dagli operatori della Polizia di Stato presenti in loco. Sul posto anche operatori della Polizia Locale che hanno accusato danni alle vetture impegnate in servizio.
“Un vile attacco quello compiuto dagli Ultras del Napoli che niente hanno a che vedere con i tifosi che amano recarsi al San Paolo per sostenere con passione vera la squadra del cuore”.
Dopo gli scontri vengono sequestrate diverse mazze ed altri oggetti, fermato un 29enne incensurato di Quarto Flegreo, Giosuè Caiazzo, condannato per direttissima a due anni e tre mesi di reclusione, con il beneficio dei domiciliari.

“ Sappiamo che le donne e gli uomini della Polizia compiono il proprio lavoro con il più alto senso del dovere ma non è pensabile continuare a contare feriti e contusi ad ogni partita di calcio. Abbiamo bisogno del sostegno della tifoseria, quella sana, oltre che delle squadre di calcio, il Napoli FC per primo” conclude Catuogno.

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