Lutto nella letteratura italiana: addio al linguista Tullio De Mauro

ROMA - Il mondo della letteratura italiana ha perso un grande punto di riferimento. Si tratta del linguista italiano Tullio De Mauro, morto il 5 gennaio 2017 all'età di 84 anni.

Tullio De Mauro è stato un linguista italiano, che ha assunto l'incarico di Ministro della pubblica istruzione dal 26 aprile 2000 all'11 giugno 2001 nel Governo Amato II.

Ha insegnato Linguistica generale e ha diretto il Dipartimento di Scienze del Linguaggio nella Facoltà di Lettere e Filosofia e successivamente il Dipartimento di Studi Filologici Linguistici e Letterari nella Facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università la Sapienza di Roma, facoltà che ha contribuito a fondare, insieme ad Alberto Asor Rosa.

Allievo di Antonino Pagliaro, ha insegnato a vario titolo in diverse altre università italiane (Napoli "L'Orientale", Palermo, Chieti, Salerno) dal 1957, come professore di prima fascia dal 1967.

Ha tradotto il Corso di linguistica generale (Cours de linguistique générale) di Ferdinand de Saussure che, insieme ad alcuni autori strutturalisti, ha avuto una certa influenza sul suo pensiero. Ha presieduto la Società di Linguistica Italiana (1969-73) e la Società di Filosofia del Linguaggio (1995-97). Nel novembre 2006 ha contribuito alla fondazione dell'associazione Senso Comune per un progetto di dizionario informatico. È stato socio ordinario dell'Accademia della Crusca.
Dal novembre 2007 ha diretto la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci e presieduto il comitato direttivo del Premio Strega.

Era fratello minore di Mauro De Mauro, giornalista de l'Ora di Palermo rapito e ucciso dalla mafia nel settembre 1970, e padre di Giovanni De Mauro, direttore della rivista Internazionale.

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