Colloquio di pace tra Damasco e la coalizione Russia-Turchia-Iran

(Foto ANSA)

di MARIAGRAZIA DI RAIMONDO - Ad Astana in Kazakistan si sono avviati i primi colloqui di pace tra i ribelli siriani, rappresentati da 39 capi gruppi che hanno accettato la trattativa e il Governo di Damasco, rappresentato dall'ambasciatore siriano all'Onu Bashar Jaafari. Va segnalata una figura di rilievo tra i leader dei capi gruppi, Mohammed Alloush riferimento tra i ribelli del gruppo armato Jaysh al-Islam, appoggiato dai sunniti del Golfo e i curdi iracheni Kdp appoggiati dalla Turchia. Non sono stati invitati i curdi dello Ypg, oppositori di Erdogan e i gruppi salafiti di Ahrar al-Sham e Nourredine al-Zinki, protagonisti che si sono spinti su posizioni più estremiste. La trattativa è mediata da Russia e Iran che vogliono mantenere un'influenza politica e Turchia che vuole creare una "fascia cuscinetto" controllata dalle proprie truppe, nel nord della Siria. Gli Stati Uniti, rappresentati dal loro ambasciatore in Kazakistan, sono stati invitati a partecipare al negoziato, mentre l'Onu ha inviato Staffa de Mistura. L'obiettivo del colloquio è di rendere la tregua in corso definitiva, e stabilizzare politicamente il Paese, in vista del prossimo 8 febbraio, dove a Ginevra verranno ripresi i negoziati per risolvere la crisi siriana, sotto l’egida delle Nazioni Unite.

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