MILANO - "L'obiettivo dell'Inter? Il terzo posto, il ritorno in Champions League è raggiungibile e deve essere raggiunto" a dichiararlo è proprio il capitano dell'Inter Mauro Icardi in un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport nel ritiro di Marbella.
"Non lo dice solo l’ambizione di questa società . Ma lo dice anche l’andamento di dicembre. Abbiamo vinto tre partite di fila e trovato l’equilibrio. Nutro un sincero rispetto per tutte le rivali, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi. Dipende solo da noi il futuro, saremo gli artefici del nostro destino. E poi a maggio ne riparleremo. Il terzo posto è lì, alla portata, e sarebbe un imperdonabile errore farselo sfuggire. Con il mister Pioli stiamo lavorando soprattutto sulla testa, sulla concentrazione. Anche perché tutto parte dalla testa. E non possono reggere attenuanti fisiche in questo periodo, siamo solo a gennaio, manca ancora metà stagione. Pioli ha cambiato la mentalità dell’Inter, ha ridato fiducia a tutti, anche a coloro che giocavano poco con De Boer e che nonostante la svolta in panchina continuano a giocare meno. La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano davvero scontenti e non partecipavano con molta voglia nemmeno alle esultanze, ai momenti di gioia del gruppo. Adesso con Pioli l’aria è cambiata, anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto e ha piacere di far parte di questo gruppo. Adesso ci sentiamo davvero tutti sulla stessa barca, tutti sono disponibili per lottare per la causa dell’Inter. E' emozionante sentirsi così coinvolto. L’obiettivo della proprietà è quella di tornare in Champions, il torneo che compete all’Inter e che ti offre la miglior visibilità mondiale. D’altronde è la storia che lo dice. Con Moratti è stato così, con Thohir c’era l’intenzione e ora con la famiglia Zhang arriverà un ulteriore rilancio. Il progetto di riportare il club ai vertici si basa sulla grande passione e sulla grande voglia di Suning. Aiuteremo Suning nell’ambizioso progetto di riportare l’Inter in cima all’Italia prima e all’Europa poi. Mi auguro davvero di poter alzare tanti trofei con la maglia dell’Inter e di poterlo fare in meno di 10 anni. Quando ho deciso di venire l’ho fatto perché sono interista e perché volevo vincere tanto con questa maglia. Mi vedo con qualche scudetto e almeno una Champions".
"Non lo dice solo l’ambizione di questa società . Ma lo dice anche l’andamento di dicembre. Abbiamo vinto tre partite di fila e trovato l’equilibrio. Nutro un sincero rispetto per tutte le rivali, ma dobbiamo pensare solo a noi stessi. Dipende solo da noi il futuro, saremo gli artefici del nostro destino. E poi a maggio ne riparleremo. Il terzo posto è lì, alla portata, e sarebbe un imperdonabile errore farselo sfuggire. Con il mister Pioli stiamo lavorando soprattutto sulla testa, sulla concentrazione. Anche perché tutto parte dalla testa. E non possono reggere attenuanti fisiche in questo periodo, siamo solo a gennaio, manca ancora metà stagione. Pioli ha cambiato la mentalità dell’Inter, ha ridato fiducia a tutti, anche a coloro che giocavano poco con De Boer e che nonostante la svolta in panchina continuano a giocare meno. La situazione con De Boer era diventata insopportabile. I giocatori meno utilizzati erano davvero scontenti e non partecipavano con molta voglia nemmeno alle esultanze, ai momenti di gioia del gruppo. Adesso con Pioli l’aria è cambiata, anche chi gioca poco si sente coinvolto nel progetto e ha piacere di far parte di questo gruppo. Adesso ci sentiamo davvero tutti sulla stessa barca, tutti sono disponibili per lottare per la causa dell’Inter. E' emozionante sentirsi così coinvolto. L’obiettivo della proprietà è quella di tornare in Champions, il torneo che compete all’Inter e che ti offre la miglior visibilità mondiale. D’altronde è la storia che lo dice. Con Moratti è stato così, con Thohir c’era l’intenzione e ora con la famiglia Zhang arriverà un ulteriore rilancio. Il progetto di riportare il club ai vertici si basa sulla grande passione e sulla grande voglia di Suning. Aiuteremo Suning nell’ambizioso progetto di riportare l’Inter in cima all’Italia prima e all’Europa poi. Mi auguro davvero di poter alzare tanti trofei con la maglia dell’Inter e di poterlo fare in meno di 10 anni. Quando ho deciso di venire l’ho fatto perché sono interista e perché volevo vincere tanto con questa maglia. Mi vedo con qualche scudetto e almeno una Champions".
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