Istat: nel 2015 i giovani "neet" in calo al 25,7%

Prosegue il miglioramento dei livelli di istruzione della popolazione e della partecipazione al processo formativo, fatta eccezione per la formazione continua che invece registra un calo. Tra il 2004 e il 2015 sono cresciute sia la quota di persone tra i 25 e i 64 anni in possesso almeno di un diploma superiore (al 59,9%, oltre 11 punti percentuali in più) sia quella delle persone tra i 30 e i 34 anni con un titolo universitario (al 25,3%, quasi 10 punti percentuali in più), mentre è calato di circa 8 punti percentuali il tasso di abbandono del sistema formativo (stimato al 14,7% nel 2015), anche se rimane alto per gli studenti nati all'estero (31,3%). È quanto emerge dalla quarta edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile, diffusa oggi dall'Istat.
Dopo anni di intensa crescita nel 2015 si registra una lieve diminuzione del numero di Neet (giovani che non studiano né cercano un lavoro), che passano dal 26,2% del 2014 al 25,7% del 2015. Il divario territoriale rimane ampio e non accenna a ridursi. Il tasso di abbandono si attesta all'11,6% nel Centro-Nord e al 19,2% nel Mezzogiorno, dove, d'altro canto, la quota di Neet (35,3%) è quasi doppia rispetto a quella del Nord (18,4%). 
Tra i risultati positivi sono da rilevare la partecipazione alla scuola di infanzia, che supera il 92% per i bambini tra i 4 e i 5 anni confermandosi tra le più alte in Europa, e la partecipazione culturale che, dopo la notevole diminuzione nel 2012 e nel 2013 e una lieve ripresa registrata nel 2014, aumenta in misura significativa: la quota di persone che hanno svolto almeno tre attività culturali sale dal 26,7 al 27,9%.
Nel complesso, l'Italia è riuscita a ridurre, ma non a colmare, il divario accumulato nei decenni precedenti nei confronti degli altri paesi europei. La quota di 25-64enni con almeno il diploma è di oltre 16 punti inferiore alle media europea così come il tasso d'istruzione terziaria dei giovani 30-34enni è inferiore di oltre 13 punti e ancora molto lontano dall'obiettivo nazionale previsto da Europa 2020 (25-26%). Anche il tasso di abbandono scolastico (14,7% nel 2015) è al di sopra della media europea (11%) ma dal 2015 è inferiore all'obiettivo nazionale di Europa 2020 (16%).

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