La domenica col Vangelo: 29 maggio 2016 "Gesù stesso si spezza"

A cura di don Mauro Leonardi

Ma le folle lo seppero e lo seguirono. Egli le accolse e prese a parlar loro del regno di Dio e a guarire quanti avevano bisogno di cure. Il giorno cominciava a declinare e i Dodici gli si avvicinarono dicendo: «Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta». Gesù disse loro: «Dategli voi stessi da mangiare». Ma essi risposero: «Non abbiamo che cinque pani e due pesci, a meno che non andiamo noi a comprare viveri per tutta questa gente». C’erano infatti circa cinquemila uomini. Egli disse ai discepoli: «Fateli sedere per gruppi di cinquanta». Così fecero e li invitarono a sedersi tutti quanti. Allora egli prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzò e li diede ai discepoli perché li distribuissero alla folla. Tutti mangiarono e si saziarono e delle parti loro avanzate furono portate via dodici ceste. Luca 9,11b-17.

Il miracolo della moltiplicazione nasce dalla carità per il corpo. Il miracolo della moltiplicazione è la descrizione del miracolo eucaristico dove Gesù stesso si spezza, si dona nel suo corpo per far sì che tutti ci nutriamo di lui. Nella moltiplicazione dei pani e dei pesci Gesù ci dice: “Voi stessi date loro da mangiare”: ed è proprio letterale. Perché nell’Eucarestia anche noi diventiamo come Cristo e ci spezziamo e ci doniamo per i fratelli.

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